La pitta pettoverde o pitta di Reichenow (Pitta reichenowi Madarász, 1901) è un uccello passeriforme della famiglia dei Pittidi.
Misura una ventina di centimetri di lunghezza, coda compresa.
Questi uccelli hanno un aspetto paffuto e massiccio, con ali e coda corte, forti zampe e testa e becco allungati: nel complesso, sia l'aspetto che la colorazione della pitta pettoverde sono molto simili all'affine pitta africana.Fronte, vertice, nuca e guance sono di colore nero, mentre gola e lati del collo sono biancastri: è presente un marcato sopracciglio di colore giallo-arancio che si prolunga nella zona temporale fino alle spalle. Dorso e ali sono di colore verde erba (queste ultime con remiganti e copritrici dagli orli bianco-azzurrini), così come di colore verde si presenta il petto (caratteristica questa che frutta alla specie il nome comune e che la differenzia dalla già citata pitta africana, nella quale il petto è giallastro), sebbene di una tinta più chiara rispetto alla zona dorsale: la coda è nera con codione azzurro e sottocoda e ventre di colore rosso vinaccia. Il becco è nerastro, gli occhi sono bruni, le zampe sono di colore carnicino: il dimorfismo sessuale è appena accennato e non facilmente definibile, tuttavia la femmina presenta in generale colorazione leggermente più spenta rispetto al maschio.
La pitta pettoverde è diffusa in Africa centrale, occupando un areale che, sebbene piuttosto frammentato, si estende dalla zona costiera del Camerun all'area di Jinja, in Uganda centrale.
L'habitat di questi uccelli è rappresentato dalle aree di foresta pluviale secondaria con presenza di un denso sottobosco dove rifugiarsi: sebbene si tratti di una specie diffusa in pianura e collina, in Uganda la pitta pettoverde è stata osservata fino a 1400 m di quota.
Si tratta di uccelli dalle abitudini diurne e solitarie, estremamente timidi e riservati: essi passano la maggior parte della giornata muovendosi con circospezione nel folto del sottobosco alla ricerca di cibo.
La dieta di questi uccelli è composta in massima parte da piccoli invertebrati, principalmente insetti, miriapodi, lombrichi e chiocciole: sebbene piuttosto di rado, questi uccelli si nutrono anche di bacche e piccoli frutti.
La stagione riproduttiva si protrae da maggio a settembre, con giovani esemplari prossimi al volo che possono essere osservati anche in novembre in alcune zone popolate dalla specie: si ritiene che la riproduzione della pitta pettoverde non differisca significativamente, per modalità e tempistica, da quella della congenere e affine pitta africana.