La pitta arcobaleno (Pitta iris Gould, 1842) è un uccello passeriforme della famiglia dei Pittidi.
Di
DiurnoNel comportamento animale la diurnalità indica un animale attivo durante il giorno e che si riposa durante la notte. Gli animali che non sono diur...
Ca
CarnivoroIn zoologia si definisce carnivoro un animale con una dieta consistente in massima parte di carne. In un senso più generale, un animale viene cons...
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InsettivoroIn zoologia si definisce insettivoro un animale, a qualunque raggruppamento sistematico appartenga, specializzato nel nutrirsi in massima parte di ...
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VermivoroTe
TerrestreOv
OviparoL'oviparità è un tipo di riproduzione, in cui le femmine depongono uova fecondate la cui crescita embrionale termina al di fuori dell'organismo m...
Te
TerritorialeIn etologia, sociobiologia ed ecologia comportamentale, con il termine territorio si indica una qualsiasi area sociografica che un animale di una p...
Ar
ArboricoloIn biologia si definisce arboricolo un animale che vive o trascorre gran parte del tempo sugli alberi.
Al
AltricialeMo
MonogamoLa monogamia, in etologia, per le specie a riproduzione sessuata è una forma di unione sessuale a carattere esclusivo, in contrapposizione alla po...
So
SolitarioNo
Non-migratorioR
inizia conMisura fino a 18 cm di lunghezza, per un peso di 55-72 g. La femmina è leggermente più piccola ed esile del maschio a parità d'età.
Si tratta di uccelli dall'aspetto paffuto e massiccio, con ali e coda piuttosto corte e arrotondate, zampe robuste, grossa testa con becco corvino.Nonostante quanto potrebbe suggerire il nome comune, il colore predominante nella pitta arcobaleno è il nero: neri infatti sono la testa, la gola, la nuca, il petto, il ventre e i fianchi. Tutta l'area dorsale è di colore verde scuro, con tendenza ad assumere decise tonalità azzurre sulla schiena, mentre le copritrici primarie sono di colore turchese: dalla base del becco alla parte posteriore della testa passa un sopracciglio color bruno-ruggine, mentre il basso ventre e il sottocoda sono di colore rosso. Gli occhi sono marroni, il becco è nero, le zampe sono di color carnicino.
La pitta arcobaleno è endemica dell'Australia settentrionale, dove abita il Territorio del Nord e l'Australia Occidentale, grossomodo nella zona compresa fra la Arnhem Land e la regione di Kimberley.
L'habitat di questo uccello è rappresentato dalle aree di foresta con presenza di abbondante sottobosco.
Si tratta di uccelli diurni che tendono ad essere solitari. Al mattino e al tramonto si mostrano meno schivi, mentre durante la giornata sono estremamente circospetti e timidi, che si muovono nel denso sottobosco alla ricerca di cibo, immobilizzandosi e nascondendosi nel folto della vegetazione al minimo rumore.
La pitta arcobaleno si nutre perlopiù di invertebrati terrestri, come chiocciole, vermi, insetti e le loro larve: occasionalmente può nutrirsi anche di frutta e bacche.
Il periodo riproduttivo va da ottobre ad aprile, a seconda della durata della stagione delle piogge, con le coppie che spesso portano avanti due covate a stagione, secondo la disponibilità di cibo e nella fattispecie di lombrichi, alimento primario per i nidiacei.Il nido viene costruito di preferenza alla biforcazione di un ramo d'albero, a un'altezza che va dal livello del suolo fino a 20 m, generalmente attorno ai 5 metri d'altezza: esso ha una forma a cupola con apertura verso l'alto (spesso attorniata da oggetti decorativi come piume o pelame) e viene costruito da ambedue i partner intrecciando rametti, steli d'erba ed altro materiale di origine vegetale.Sono sempre entrambi i sessi ad avvicendarsi nella cova delle 3-5 uova, che sono biancastre con variegature brune e nerastre. La schiusa avviene dopo circa due settimane: i pulli, ciechi ed implumi alla nascita, vengono accuditi e nutriti da ambo i genitori e lasciano il nido due settimane dopo la schiusa, salvo restare nei pressi (continuando ad essere imbeccati dai genitori) per un'altra ventina di giorni prima di disperdersi, con la coppia di genitori che solitamente riutilizza il nido per una nuova covata a 4-5 giorni dall'involo della nidiata precedente.