Il colibrì rossiccio (Selasphorus rufus (J.F.Gmelin, 1788)) è un uccello della famiglia Trochilidae, con areale neartico.
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DiurnoNel comportamento animale la diurnalità indica un animale attivo durante il giorno e che si riposa durante la notte. Gli animali che non sono diur...
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ErbivoroIn zoologia è definito erbivoro un organismo che si nutre prevalentemente di materia organica vegetale vivente, ovvero di produttori. L'erbivoria,...
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NettarivoroIn zoologia è definito nettarivoro un animale che si nutre prevalentemente di nettare, sostanza ricca di zuccheri prodotta dalle piante.La maggior...
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OviparoL'oviparità è un tipo di riproduzione, in cui le femmine depongono uova fecondate la cui crescita embrionale termina al di fuori dell'organismo m...
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TerritorialeIn etologia, sociobiologia ed ecologia comportamentale, con il termine territorio si indica una qualsiasi area sociografica che un animale di una p...
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ViaggiatoriÈ un colibrì di piccola taglia, lungo circa 8,5 cm, con un peso di 2,9–3,9 g.Presenta un dimorfismo sessuale cromatico: il maschio ha un piumaggio prevalentemente rossiccio, con becco nero corto e dritto e una corona di colore verde bronzo; la gola è iridescente, dal bronzo scarlatto al verde dorato; il piumaggio del petto e del ventre è bianco, cambiando in rossiccio nella parte inferiore del ventre. La femmina è di colore verde bronzo sulla testa e sulla schiena, con la gola spesso punteggiata di bronzo iridescente; il resto delle parti inferiori incluso il mento sono bianco opaco. I maschi immaturi sono simili alle femmine.
Selasphorus rufus è una specie migratrice che nidifica sul versante occidentale del Nord America, dall'Alaska attraverso il Canada occidentale fino agli Stati Uniti nord-occidentali. Nella stagione non riproduttiva migra verso la California meridionale e gli stati della Costa del Golfo, sino al Messico.
Oltre alle migrazioni stagionali compie anche migrazioni altitudinali giornaliere: sale di quota durante il giorno per nutrirsi del nettare prodotto dai fiori che crescono nella zona subalpina e ridiscende al tramonto per trascorrere la notte alle quote inferiori, termicamente più miti.
Si nutre del nettare di diverse specie di angiosperme tra cui Agave spp., Aquilegia spp., Arbutus spp., Castilleja spp., Cleome spp., Epilobium spp., Linaria spp., Opuntia spp., Ribes spp., Rubus spp. e Scrophularia spp.Talora si nutre anche della linfa di Alnus spp. e Salix spp., approfittando dei buchi scavati dai picchi. Integra inoltre la sua dieta con piccoli artropodi, principalmente ditteri (Anisopodidae, Chironomidae) e omotteri (Aleyrodidae), e anche piccoli ragni.
Il nido è una coppa ricoperta da licheni, muschio, e frammenti di corteccia. La femmina depone due uova per ogni covata; l'incubazione dura 15–17 giorni; i piccoli lasciano il nido intorno a 20–21 giorni di vita.