Il maikong (Cerdocyon thous Linnaeus, 1766), è un canide cerdocionino originario del Sudamerica, unico rappresentante del genere Cerdocyon. Viene classificato dalla IUCN tra le specie a rischio minimo, dato che è relativamente comune lungo e largo il suo areale e, sebbene non ci siano stime sulle popolazioni, i suoi numeri sono considerati stabili.
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inizia conIl maikong è un canide di dimensioni medie, pesante 5-7 chili, con una coda moderatamente folta, spesso scura alla base e presentando una punta nera. La testa è relativamente corta e snella, con un muso lungo e appuntito. I suoi seni frontali sono larghi, e i denti grandi, sebbene i canini non sono particolarmente lunghi. Il cieco è quasi dritto, contrariamente agli altri canidi che ce l'hanno attorcigliato. Il colore della pelliccia varia generalmente dal grigio scuro al nero lungo la schiena, con fianchi e arti grigi o neri, talvolta presentando chiazze gialle o arancioni. La gola e il ventre variano dal crema al camoscio. La specie dimostra un'alta variazione geografica di colore, con esemplari quasi neri segnalati nel Venezuela settentrionale, l'Amazonia e il Brasile centrale, grigio argentato nelle pianure venezuelane, e grigio-giallastro fulvo chiaro nel Ceará.
È un animale monogamo, vivendo in coppia con 1-5 cuccioli di più d'un anno d'età. La grandezza d'un territorio tende a fluttuare stagionalmente, con una notevole contrazione durante le stagioni delle piogge, probabilmente in risposta all'incremento delle fonti di cibo. Produce una cucciolata all'anno, e entrambi i genitori si curano della prole. La gravidanza dura circa 52-59 giorni, e i cuccioli nascono pesanti 120-160 grammi. Cominciano a consumare cibo solido dopo 16-20 giorni, e sviluppano il mantello adulto dopo 45. I cuccioli cresciuti lasciano i genitori all'età di 18-24 mesi. Il maikong normalmente non si scava la propria tana, preferendo riposare e crescere i cuccioli in boscaglia fitta, sebbene sia stato segnalato talvolta ad occupare le tane abbandonate degli armadilli.
I maikong sono piuttosto vocali. Se separati dalla famiglia, ristabiliscono contatto attraverso dei vocalizzi acuti, simili ai cinguetti degli uccelli. Altri vocalizzi segnalati sono ringhi stridenti o soffi quando arrabbiati. William Beebe descrisse come i maikong emettono di notte strilli acuti che egli paragonò ai "gemiti prolungati di una persona in agonia."
Il maikong occupa numerosi habitat diversi, inclusi le paludi, le savane, cerrado, caatinga, le zone transizionali di Gran Chaco-cerrado-caatinga, la boscaglia, i boschi, le foreste aride e semi-decidui, le foreste a galleria, la foresta atlantica, i boschi di Araucaria, le savane isolate entro la pianura amazzonica, e le foreste montane. Ci sono segnalazioni della specie occupando zone a 3,000 m s.l.m.. Si adatta bene alla deforestazione e allo sviluppo agricolo e orticolo. Nelle regioni aride del Chaco in Bolivia, Paraguay e Argentina, esso è limitato alla periferia boscosa e le zone aperte.
Il maikong è relativamente comune, con una distribuzione geografica che comincia dalle regioni costali e montane della Colombia e del Venezuela settentrionale, scendendo a sud alla provincia di Entre Ríos e la parte adiacente di Buenos Aires in Argentina, e dalle colline orientali delle Ande in Bolivia e Argentina alle foreste atlantiche del Brasile orientale. Il suo areale centrale nella pianura amazzonica è limitato alle zone a nordest del Rio delle Amazzoni e Rio Negro, sudest del Rio Amazon e del Rio Araguaia, e a sud di Rio Beni in Bolivia. Fu segnalato nel 1999 in Panama, e ulteriori incrementi nel suo areale sono stati segnalati in Venezuela e Brasile nel 2013, in Argentina nel 2010 e in Colombia nel 2015, con una possibile presenza in Ecuador.
È una specie onnivora ed opportunista, la cui dieta include frutta, insetti, anfibi, crostacei, uccelli e carogne. Nelle zone occupate dall'uomo, gran parte della sua dieta consiste in frutti coltivati, pollame domestico e spazzatura. Sul Marajó, il maikong è stato osservato a consumare la ghiaia, probabilmente per estrarne i minerali. È un importante disseminatore di varie piante selvatiche e coltivate.
Le malattie del maikong sono poco studiate. Sono state segnalate una manciata di casi di rabbia e cimurro, entrambi riconducibili ai cani domestici, e potrebbe svolgere un ruolo limitato nella diffusione di Leishmania infantum. In cattività, dei casi di mortalità sono stati attribuiti alla scabbia, l'echinococcosi, le malattie respiratorie, gli ectoparassiti e la meningite.
I maikong sono stati segnalati a essere uccisi e consumati dagli anaconda, gli ocelotti e i cani domestici. È probabile che vengono predati anche dagli jacarè, i caimani dal muso largo, i giaguari e i puma.