Paese

Ciad

760 specie

Il Ciad, ufficialmente Repubblica del Ciad, è uno Stato dell'Africa centrale che confina a nord con la Libia, a est con il Sudan, a sudovest col Camerun e la Nigeria, a ovest col Niger e a sud con la Repubblica Centrafricana.

Geografia

Il Ciad è uno stato senza sbocco al mare che abbraccia l'Africa centro-settentrionale. Copre un'area di 1 284 000 chilometri quadri (496 000 mi²), compresa tra le latitudini 7° e 24 °N, e 13° e 24°E, ed è il ventesimo paese più grande del mondo. Il Ciad è, per dimensioni, leggermente più piccolo del Perù e leggermente più grande del Sudafrica.

Il Ciad confina a nord con la Libia, a est con il Sudan, a ovest con Niger, Nigeria e Camerun, e a sud con la Repubblica Centrafricana. La capitale del paese è distante 1 060 chilometri (660 mi) dal porto più vicino, Douala, in Camerun. A causa della distanza dal mare e del clima prevalentemente desertico del paese, il Ciad viene talvolta definito, in senso climatico, il "cuore morto dell'Africa".

Il territorio del Chad è costituito da un ampio bacino delimitato a nord e ad est dall'altopiano dell'Ennedi e dai monti Tibesti, che comprendono Emi Koussi, un vulcano dormiente che raggiunge i 3 414 metri (11 201 ft) sul livello del mare. Il lago Ciad, da cui prende il nome il paese (e che a sua volta prende il nome dalla parola kanuri per "lago"), è ciò che resta di un immenso lago che 7000 anni fa si estendeva per 330 000 chilometri quadri (130 000 mi²) nel bacino del Ciad. Il lago rappresenta la seconda zona umida più grande dell'Africa, nonostante nel XXI secolo copra solo 17 806 chilometri quadri (6 875 mi²) e nonostante la sua superficie sia soggetta a forti fluttuazioni stagionali.

Il Ciad ospita sei ecoregioni terrestri: la savana sudanese orientale, la savana ad acacia del Sahel, la savana inondabile del lago Ciad, le boscaglie xerifile montane del Sahara orientale, le steppe e boscaglie del Sahara meridionale e le boscaglie xerofile montane del Tibesti-Jebel Uweinat. Le alte erbe e le vaste paludi della regione rendono la zona favorevole per uccelli, rettili e grandi mammiferi. I principali fiumi del Ciad, il Chari, il Logone e i loro affluenti, scorrono attraverso le savane meridionali da sud-est al lago Ciad.

Clima

Ogni anno il fronte intertropicale attraversa il Ciad da sud a nord, portando una stagione delle piogge che dura da maggio a ottobre nelle zone meridionali e da giugno a settembre nel Sahel. Le variazioni delle precipitazioni locali creano tre grandi zone geografiche:

  • il Sahara, che costituisce la fascia più settentrionale. In questa zona, le precipitazioni annuali sono inferiori a 50 millimetri (2,0 in); sopravvivono solo occasionali palmeti spontanei, tutti ubicati a sud del Tropico del Cancro.
  • il Sahel, che costituisce la fascia centrale. Qui le precipitazioni variano da 300 a 600 mm all'anno. La vegetazione in questa fascia è prevalentemente costituita da cespugli spinosi, in particolari da acacie.
  • la Savana sudanese orientale, dove le precipitazioni annue sono superiori a 900 mm.

Flora e fauna

La vita animale e vegetale del Ciad è caratteristica di ciascuna delle tre zone climatiche. Nella regione sahariana, l'unica flora è rappresentata dai palmeti da datteri delle oasi. Nella regione del Sahel crescono palme e alberi di acacia. La zona meridionale, o sudanese, è costituita da vaste praterie, spesso adatte al pascolo. Nel 2002, si contavano 134 specie di mammiferi, 509 specie di uccelli e oltre 1.600 specie di piante in tutto il paese.

Nel territorio del Chad vivono elefanti, leoni, bufali, ippopotami, rinoceronti, giraffe, antilopi, leopardi, ghepardi, iene e molte specie di serpenti, sebbene il XX secolo abbia visto una drastica riduzione delle grandi popolazioni di carnivori. Rappresenta un grave problema il bracconaggio degli elefanti, in particolare nel sud del paese, in aree protette come il Parco Nazionale di Zakouma. Un piccolo gruppo di coccodrilli dell'Africa occidentale è sopravvissuto nell'altopiano dell'Ennedi, rappresentando una delle ultime colonie rimaste nel Sahara.

Il Ciad ha ottenuto un punteggio medio dell'indice di integrità del paesaggio forestale del 2018 pari a 6,18/10, classificandosi all'83º posto a livello globale su 172 paesi. La vasta deforestazione ha portato alla perdita di alberi come acacie, baobab e palme da dattero, causando di conseguenza la riduzione dell'habitat naturale per gli animali selvatici. Una delle ragioni principali della deforestazione è la caccia e l'allevamento del bestiame causati dall'aumento degli insediamenti umani. Le popolazioni di animali come leoni, leopardi e rinoceronti sono diminuite in modo particolarmente significativo.

L'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura (FAO) ha compiuto sforzi per migliorare le relazioni tra agricoltori, agropastori e pastori nel Parco nazionale di Zakouma (ZNP), e nelle riserve di Siniaka-Minia e di Aouk nel sud-est del Ciad al fine di promuovere lo sviluppo sostenibile. Come parte dello sforzo nazionale di conservazione, più di 1.2 milioni di alberi sono stati ripiantati allo scopo di frenare la desertificazione, aiutando tra l'altro anche l'economia locale grazie al ritorno economico degli alberi di acacia, che producono gomma arabica, e degli alberi da frutto.

Il bracconaggio rimane un problema serio nel paese, in particolare quello legato agli elefanti per la redditizia industria dell'avorio. Il bracconaggio rappresenta anche una minaccia per la vita dei ranger nei parchi nazionali come Zakouma. Gli elefanti vengono spesso uccisi in branchi all'interno dei parchi e nelle immediate prossimità. Il problema è aggravato dalla carenza di personale e dai continui attacchi ai ranger da parte dei bracconieri.

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Il Ciad, ufficialmente Repubblica del Ciad, è uno Stato dell'Africa centrale che confina a nord con la Libia, a est con il Sudan, a sudovest col Camerun e la Nigeria, a ovest col Niger e a sud con la Repubblica Centrafricana.

Geografia

Il Ciad è uno stato senza sbocco al mare che abbraccia l'Africa centro-settentrionale. Copre un'area di 1 284 000 chilometri quadri (496 000 mi²), compresa tra le latitudini 7° e 24 °N, e 13° e 24°E, ed è il ventesimo paese più grande del mondo. Il Ciad è, per dimensioni, leggermente più piccolo del Perù e leggermente più grande del Sudafrica.

Il Ciad confina a nord con la Libia, a est con il Sudan, a ovest con Niger, Nigeria e Camerun, e a sud con la Repubblica Centrafricana. La capitale del paese è distante 1 060 chilometri (660 mi) dal porto più vicino, Douala, in Camerun. A causa della distanza dal mare e del clima prevalentemente desertico del paese, il Ciad viene talvolta definito, in senso climatico, il "cuore morto dell'Africa".

Il territorio del Chad è costituito da un ampio bacino delimitato a nord e ad est dall'altopiano dell'Ennedi e dai monti Tibesti, che comprendono Emi Koussi, un vulcano dormiente che raggiunge i 3 414 metri (11 201 ft) sul livello del mare. Il lago Ciad, da cui prende il nome il paese (e che a sua volta prende il nome dalla parola kanuri per "lago"), è ciò che resta di un immenso lago che 7000 anni fa si estendeva per 330 000 chilometri quadri (130 000 mi²) nel bacino del Ciad. Il lago rappresenta la seconda zona umida più grande dell'Africa, nonostante nel XXI secolo copra solo 17 806 chilometri quadri (6 875 mi²) e nonostante la sua superficie sia soggetta a forti fluttuazioni stagionali.

Il Ciad ospita sei ecoregioni terrestri: la savana sudanese orientale, la savana ad acacia del Sahel, la savana inondabile del lago Ciad, le boscaglie xerifile montane del Sahara orientale, le steppe e boscaglie del Sahara meridionale e le boscaglie xerofile montane del Tibesti-Jebel Uweinat. Le alte erbe e le vaste paludi della regione rendono la zona favorevole per uccelli, rettili e grandi mammiferi. I principali fiumi del Ciad, il Chari, il Logone e i loro affluenti, scorrono attraverso le savane meridionali da sud-est al lago Ciad.

Clima

Ogni anno il fronte intertropicale attraversa il Ciad da sud a nord, portando una stagione delle piogge che dura da maggio a ottobre nelle zone meridionali e da giugno a settembre nel Sahel. Le variazioni delle precipitazioni locali creano tre grandi zone geografiche:

  • il Sahara, che costituisce la fascia più settentrionale. In questa zona, le precipitazioni annuali sono inferiori a 50 millimetri (2,0 in); sopravvivono solo occasionali palmeti spontanei, tutti ubicati a sud del Tropico del Cancro.
  • il Sahel, che costituisce la fascia centrale. Qui le precipitazioni variano da 300 a 600 mm all'anno. La vegetazione in questa fascia è prevalentemente costituita da cespugli spinosi, in particolari da acacie.
  • la Savana sudanese orientale, dove le precipitazioni annue sono superiori a 900 mm.

Flora e fauna

La vita animale e vegetale del Ciad è caratteristica di ciascuna delle tre zone climatiche. Nella regione sahariana, l'unica flora è rappresentata dai palmeti da datteri delle oasi. Nella regione del Sahel crescono palme e alberi di acacia. La zona meridionale, o sudanese, è costituita da vaste praterie, spesso adatte al pascolo. Nel 2002, si contavano 134 specie di mammiferi, 509 specie di uccelli e oltre 1.600 specie di piante in tutto il paese.

Nel territorio del Chad vivono elefanti, leoni, bufali, ippopotami, rinoceronti, giraffe, antilopi, leopardi, ghepardi, iene e molte specie di serpenti, sebbene il XX secolo abbia visto una drastica riduzione delle grandi popolazioni di carnivori. Rappresenta un grave problema il bracconaggio degli elefanti, in particolare nel sud del paese, in aree protette come il Parco Nazionale di Zakouma. Un piccolo gruppo di coccodrilli dell'Africa occidentale è sopravvissuto nell'altopiano dell'Ennedi, rappresentando una delle ultime colonie rimaste nel Sahara.

Il Ciad ha ottenuto un punteggio medio dell'indice di integrità del paesaggio forestale del 2018 pari a 6,18/10, classificandosi all'83º posto a livello globale su 172 paesi. La vasta deforestazione ha portato alla perdita di alberi come acacie, baobab e palme da dattero, causando di conseguenza la riduzione dell'habitat naturale per gli animali selvatici. Una delle ragioni principali della deforestazione è la caccia e l'allevamento del bestiame causati dall'aumento degli insediamenti umani. Le popolazioni di animali come leoni, leopardi e rinoceronti sono diminuite in modo particolarmente significativo.

L'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura (FAO) ha compiuto sforzi per migliorare le relazioni tra agricoltori, agropastori e pastori nel Parco nazionale di Zakouma (ZNP), e nelle riserve di Siniaka-Minia e di Aouk nel sud-est del Ciad al fine di promuovere lo sviluppo sostenibile. Come parte dello sforzo nazionale di conservazione, più di 1.2 milioni di alberi sono stati ripiantati allo scopo di frenare la desertificazione, aiutando tra l'altro anche l'economia locale grazie al ritorno economico degli alberi di acacia, che producono gomma arabica, e degli alberi da frutto.

Il bracconaggio rimane un problema serio nel paese, in particolare quello legato agli elefanti per la redditizia industria dell'avorio. Il bracconaggio rappresenta anche una minaccia per la vita dei ranger nei parchi nazionali come Zakouma. Gli elefanti vengono spesso uccisi in branchi all'interno dei parchi e nelle immediate prossimità. Il problema è aggravato dalla carenza di personale e dai continui attacchi ai ranger da parte dei bracconieri.

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