Il ratto di Millard (Dacnomys millardi Thomas, 1916) è l'unica specie del genere Dacnomys (Thomas, 1916), diffusa nel Subcontinente indiano, Cina e Indocina.
Il termine generico deriva dal verbo greco δαγκώσει, ovvero mordere, e dal suffisso -mys, relativo alle forme simili ai topi. Il termine specifico invece ha origine dal cognome di Walter Samuel Millard, naturalista britannico e segretario onorario della Bombay Natural History Society.
Roditore di grandi dimensioni, con lunghezza del corpo tra 228 e 290 mm, la lunghezza della coda tra 325 e 335 mm, la lunghezza del piede tra 50 e 56 mm e la lunghezza delle orecchie tra 25 e 29 mm.
La pelliccia è corta e fine. Le parti dorsali sono bruno-olivastre striate di nero e cosparse di peli giallastri, i fianchi sono alquanto più chiari, mentre le parti ventrali sono marroni chiare. La testa è più grigiastra del corpo. Le orecchie sono di normali dimensioni e brunastre. Il dorso delle zampe è marrone, mentre le dita sono biancastre. I cuscinetti plantari sono grandi e arrotondati. Il quinto dito del piede, privo dell'artiglio, raggiunge l'estremità della prima falange del quarto dito. La coda è più lunga della testa e del corpo, è uniformemente marrone scura, ha circa 10 anelli di scaglie per centimetro, ed è finemente ricoperta di peli. Le femmine hanno due paia di mammelle pettorali e due paia inguinali.
È una specie prevalentemente notturna.
Nonostante il vasto areale, sono stati catturati pochi esemplari e poco si sa del proprio habitat e delle dimensioni della popolazione.La IUCN Red List pertanto classifica D.millardi come specie con dati insufficienti (DD).