Eland gigante

Eland gigante

Eland di lord derby

Regno
Phylum
Subphylum
Classe
Ordine
Famiglia
Sottofamiglia
Genere
SPECIE
Taurotragus derbianus
Dimensione della popolazione
12-14 Thou
Durata
20-25 years
Massima velocità
70
43
km/hmph
km/h mph 
Peso
300-1000
660-2200
kglbs
kg lbs 
Altezza
130-180
51.2-70.9
cminch
cm inch 
Lunghezza
220-290
86.6-114.2
cminch
cm inch 

L'eland gigante (Taurotragus derbianus J. E. Gray, 1847), noto anche come eland di Lord Derby, è un'antilope tipica delle foreste aperte e della savana. Appartenente alla famiglia dei Bovidi e al genere Taurotragus, venne descritto per la prima volta nel 1847 da John Edward Gray. L'eland gigante è la specie più grande di antilope, con una lunghezza di 220–290 cm. Ne esistono due sottospecie: T. d. derbianus e T. d. gigas.

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L'eland gigante è erbivoro: si nutre di erba, fogliame e ramoscelli. Forma generalmente piccoli branchi composti da 15-25 membri, comprendenti sia maschi che femmine. Gli eland giganti non sono territoriali, e possiedono vasti territori. Di natura vigile e sospettosa, sono piuttosto difficili da avvicinare e osservare. Possono correre fino a 70 km/h e fanno affidamento sulla velocità per difendersi dai predatori. Gli accoppiamenti possono avvenire in qualunque periodo dell'anno, ma si registrano picchi durante la stagione delle piogge. Abitano prevalentemente le savane, le boscaglie e le radure.

L'eland gigante è originario di Camerun, Repubblica Centrafricana, Ciad, Repubblica Democratica del Congo, Guinea, Mali, Senegal e Sudan del Sud. È scomparso ormai da tempo in Gambia, Ghana, Costa d'Avorio e Togo. La sua presenza è dubbia in Nigeria, Guinea-Bissau e Uganda. Alle due sottospecie sono stati conferiti stati di conservazione diversi dall'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN).

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Aspetto

Gli eland giganti sono antilopi dalle corna spiralate. Nonostante il nome comune, questa specie ha dimensioni simili a quelle dell'eland comune (Taurotragus oryx). Tuttavia, l'eland gigante ha dimensioni medie leggermente superiori a quelle della specie comune e per questo motivo viene considerato l'antilope più grande del mondo. Generalmente ha una lunghezza testa-corpo di 220–290 cm e misura circa 130–180 cm di altezza al garrese. Gli eland giganti presentano un certo dimorfismo sessuale, in quanto i maschi sono più grandi delle femmine. Essi pesano 400–1000 kg e le femmine 300–600 kg. La coda è lunga, presenta un ciuffo di peli scuri all'estremità, e misura circa 90 cm di lunghezza. Gli eland giganti possono vivere fino a 25 anni in natura e circa 20 anni in cattività.

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Il manto, liscio, è di colore variabile dal bruno-rossastro al castano, generalmente più scuro nei maschi che nelle femmine, con 8-12 strisce bianche verticali ben definite sul torso. La colorazione del manto del maschio diviene più scura con l'età. Secondo lo zoologo Jakob Bro-Jørgensen, il colore del manto del maschio può riflettere i livelli di androgeno, un ormone maschile, che sono più elevati durante la stagione degli amori. Prendendo in esame le due sottospecie, T. d. derbianus è caratterizzato da 15 strisce sul corpo, dimensioni inferiori e colorazione rossiccia, mentre T. d. gigas ha dimensioni maggiori, manto color sabbia e 12 strisce sul corpo.

Una cresta di brevi peli neri, particolarmente evidente sulle scapole, si estende dal collo fino a metà del dorso. Le zampe sottili sono leggermente più chiare sulla superficie interna, e presentano segni bianchi e neri appena sopra gli zoccoli. Sulla parte superiore delle zampe anteriori vi sono grandi macchie nere. Sulla testa sono visibili sia uno «chevron» incompleto tra gli occhi che una o due macchie chiare sulle guance; labbra e mento sono bianchi, la fronte è castana e il muso è nero. Una giogaia pendula, più grande nei maschi che nelle femmine, ha origine dalla regione delle guance e giunge fino alla parte alta del petto quando l'animale raggiunge la maturità sessuale; alla sua estremità è presente una frangia di peli. Le grandi orecchie dell'eland gigante fungono da segnali visivi. Gli eland giganti hanno zampe relativamente più lunghe dell'eland comune, nonché segni bianchi e neri più vivaci su zampe e pastorali.

Entrambi i sessi presentano corna spiralate a forma di «V». Esse possono raggiungere i 123 cm nei maschi e i 66 cm nelle femmine. I maschi hanno corna più spesse all'estremità, più lunghe e più divergenti di quelle delle femmine. Queste caratteristiche delle corna suggeriscono che l'eland gigante si è evoluto a partire da un antenato in cui le corna giocavano un ruolo importante nella selezione sessuale.

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Distribuzione

Geografia

Gli eland giganti vivono nelle savane, nelle boscaglie e nelle radure dell'Africa centrale e occidentale, in due areali distinti occupati da altrettante sottospecie. Vivono anche nelle foreste, nonché al limitare dei deserti. Gli eland giganti sono in grado di vivere anche nei deserti, poiché producono escrementi molto secchi. Occupano un areale che si estende dal Sudan del Sud e dalla Repubblica Centrafricana fino al Camerun settentrionale e al Ciad meridionale, nonché in Guinea, Mali e Senegal.

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Vivono in luoghi in prossimità di terreni collinari o rocciosi e in quelli vicini a fonti d'acqua. Secondo l'autore scientifico Jonathan Kingdon l'eland gigante vivrebbe unicamente nelle savane dove cresce l'Isoberlinia doka, un albero dal legno duro tipico dell'Africa. L'eland gigante si è infatti ben adattato a vivere nelle boscaglie ove si sviluppano gli alberi decidui del genere Isoberlinia. Studi recenti hanno dimostrato, tuttavia, che essi vivono anche in boscaglie con alberi dei generi Terminalia, Combretum e Afzelia.

In passato, gli eland giganti erano presenti in tutta la fascia relativamente sottile di savana arbustiva che si estende attraverso l'Africa occidentale e centrale dal Senegal al Nilo. Oggi vivono quasi esclusivamente, soprattutto in Senegal, all'interno di parchi nazionali e riserve. L'eland gigante occidentale vive prevalentemente nel parco nazionale del Niokolo-Koba in Senegal. L'eland gigante orientale è presente in varie riserve, ad esempio nel parco nazionale del Bénoué, nel parco nazionale del Faro e nel parco nazionale di Bouba-Ndjida in Camerun e nel parco nazionale del Manovo-Gounda St. Floris nella Repubblica Centrafricana. Ne esistono anche vari esemplari in cattività.

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Eland gigante mappa dell'habitat

Zone climatiche

Eland gigante mappa dell'habitat
Eland gigante
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Abitudini e stile di vita

Di abitudini prevalentemente notturne, gli eland giganti occupano vasti territori ed effettuano migrazioni stagionali. Formano gruppi separati di maschi e di femmine con i piccoli. I maschi adulti conducono per lo più vita solitaria e spesso trascorrono con le femmine solo un'ora a settimana. Specie gregaria, l'eland gigante vive in branchi composti solitamente da 15-25 esemplari (talvolta perfino di più) che non si disgregano durante la stagione delle piogge, suggerendo che la vita di gruppo in questa specie sia correlata più a fattori sociali che ecologici. Durante il giorno, i branchi rimangono spesso al coperto. Così come molti altri animali, gli eland giganti grattano gli affioramenti di sale con le corna per ammorbidire il terreno.

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Gli eland giganti sono vigili e sospettosi, il che li rende difficili da avvicinare e osservare o da cacciare. Quando un maschio percepisce un pericolo, emette profondi latrati gutturali mentre abbandona la mandria, ripetendo il processo finché tutto il gruppo non è consapevole del pericolo. Gli eland giganti possono spostarsi velocemente, potendo correre a oltre 70 km/h, e nonostante le dimensioni sono eccellenti saltatori, in grado di superare facilmente con un balzo ostacoli di 1,5 m di altezza. Loro principali predatori sono il leone, il coccodrillo del Nilo e la iena macchiata, mentre i giovani, gli esemplari deboli e raramente anche un adulto sano possono essere vulnerabili agli attacchi di leopardi, licaoni e ghepardi.A causa delle grandi dimensioni, costituiscono un'ottima fonte di cibo per i predatori. Tuttavia, non sono una facile preda per nessuno dei loro predatori, e in particolare i maschi, più pesanti e dotati di corna più lunghe, possono trasformarsi in avversari pericolosi perfino per un branco di leoni.

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Comportamento stagionale

Dieta e nutrizione

Prevalentemente erbivoro, l'eland gigante si nutre di erba e foglie, nonché di altre parti di una pianta. Durante la stagione delle piogge, i vari membri del branco pascolano insieme. Possono mangiare erbe coriacee e rinsecchite quando non è disponibile nulla di meglio. Mangiano anche frutta, come le prugne. Uno studio condotto in Sudafrica ha mostrato che la dieta di un eland è costituita per il 75% da arbusti e per il 25% da erba, con proporzioni altamente variabili. Spesso le lunghe corna vengono usate per spezzare i rami.

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Gli eland giganti hanno bisogno di assumere acqua con regolarità. È per questo motivo che prediligono i luoghi vicini a fonti d'acqua. Tuttavia, presentano ugualmente alcuni adattamenti che consentono loro di sopravvivere anche in completa assenza di acqua, trattenendone una quantità sufficiente all'interno del corpo. Rispetto ai bovini domestici producono escrementi molto secchi. Nei deserti, possono ricavare l'acqua necessaria dalle piante succulente. Un'altra abitudine che permette loro di conservare acqua è quella di trascorrere il giorno riposando e pascolare la notte, in modo da ridurre al minimo la quantità d'acqua necessaria per rinfrescare il corpo.

Sono stati condotti vari studi sulla dieta dell'eland. Uno di essi, effettuato sugli esemplari presenti nella riserva naturale di Bandia in Senegal, hanno rivelato che le piante preferite e che costituiscono la parte più importante della dieta sono specie dei generi Acacia, Terminalia e Combretum, Azadirachta indica, Danielia olliveri, Lonchocarpus laxiflorus, Maytenus senegalensis, Prosopis africana, Pterocarpus erinaceus, Saba senegalensis e baccelli di Piliostigma thonningii. Un altro studio effettuato nel Sudan ha dimostrato che gli eland giganti orientali sembrano prediligere la Cassia tora, la leguminosa più abbondante nella regione.

Nel 2010, è stata effettuata un'analisi istologica delle feci di eland giganti occidentali del parco nazionale del Niokolo-Koba e della riserva nazionale di Bandia. In entrambe le analisi, foglie, germogli di specie arboree e frutta sono risultate le tre componenti principali. In minori proporzioni erano presenti erba e foraggi vari, generalmente in percentuali che non superavano il cinque per cento del volume fecale medio. Gli eland giganti sono stati visti brucare foglie da alberi di Boscia angustifolia, Grewia bicolor, Hymenocardia acida e Ziziphus mauritiana, e mangiare frutti di Acacia e Strychnos spinosa. Nella riserva di Bandia, sono state riscontrate differenze nella dieta correlate con l'età. Da questo studio è stato scoperto che durante la stagione secca l'eland è un brucatore puro, che consuma erba in piccole quantità.

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Abitudini di accoppiamento

COMPORTAMENTO DI ACCOPPIAMENTO

Gli accoppiamenti avvengono in ogni periodo dell'anno, ma si registrano picchi durante la stagione delle piogge. Le femmine raggiungono la maturità sessuale a circa due anni, e i maschi a quattro o cinque anni. Una femmina può rimanere in estro per tre giorni, e il ciclo estrale dura 21-26 giorni. Come in tutte le antilopi, gli accoppiamenti hanno luogo quando vi è maggiore disponibilità di cibo.

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Tra i maschi scoppiano lotte per il predominio, durante le quali i maschi serrano le corna e cercano di piegare il collo dell'avversario. Inoltre, durante la stagione degli amori, i maschi strofinano la fronte nell'urina fresca o nel fango. Usano anche le corna per grattare il suolo e ricoprirsi di terra. Le corna dei maschi più anziani sono consumate a causa dello sfregamento contro la corteccia degli alberi. Generalmente non si osservano manifestazioni di aggressività. I maschi dominanti possono accoppiarsi con più femmine. Il corteggiamento è breve, e consiste in una penetrazione e in una sola spinta eiaculatoria.

Dopo il corteggiamento, ha inizio la gestazione, che dura nove mesi. Il parto avviene generalmente di notte, e la madre ingerisce la placenta e gli annessi embrionali. Generalmente nasce un unico piccolo, che rimane con la madre per sei mesi. L'allattamento può protrarsi per quattro o cinque mesi. Dopo i primi sei mesi il piccolo eland si unisce a un gruppo di altri giovani.

Nel corso di uno studio, effettuato in Senegal, sull'allattamento nei piccoli di eland gigante ed eland comune di età compresa tra uno e cinque mesi, è stato visto che il numero di poppate aumentava con l'età dei piccoli. Nei piccoli di eland comune allevati in fattoria non è stata riscontrata nessun'altra variazione, ma in quelli di eland gigante è stato riscontrato che i maschi poppavano un numero di volte superiore rispetto alle femmine, e che la durata delle poppate era più breve nelle madri primipare che in quelle multipare. I risultati ottenuti dallo studio suggeriscono che gli eland giganti che vivono in natura adattano il loro comportamento materno in modo da rimanere vigili per eventuali attacchi da parte di predatori o altri rischi simili. Al contrario, gli eland comuni allevati nelle fattorie si comportavano come quelli tenuti in cattività, senza prendere precauzioni per i predatori.

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Popolazione

Minacce demografiche

I fattori che minacciano in maggior modo la popolazione di eland gigante occidentale sono la caccia incontrollata per le carni, molto gustose, e la distruzione dell'habitat provocata dall'aumento della popolazione umana e delle mandrie di bestiame domestico. Anche l'eland gigante orientale è minacciato da fattori simili, ma anche cause di origine naturale quali siccità prolungate e la competizione con gli animali domestici hanno contribuito alla riduzione del numero di esemplari. Intere popolazioni di eland giganti orientali sono già scomparse a causa di epidemie di peste bovina. Inoltre, durante la seconda guerra mondiale, altre guerre civili e i conflitti politici che hanno scosso i Paesi originari di questa specie, l'ambiente naturale è stato gravemente danneggiato.

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L'eland gigante è già scomparso in Gambia, Ghana, Costa d'Avorio e Togo. In quest'ultimo Paese, tuttavia, è probabile che l'eland gigante occidentale non sia mai vissuto, e che gli avvistamenti registrati in passato si riferiscano in realtà a esemplari di bongo (Tragelaphus eurycerus). Nel 1970, si ritiene che la specie sia stata eliminata dall'Uganda, nel corso di operazioni militari. La sua presenza è incerta in Guinea-Bissau e Nigeria.

Oggi l'eland gigante occidentale sopravvive nel parco nazionale del Niokolo-Koba e nella riserva di caccia di Faheme in Senegal. Le ricerche sul campo hanno dimostrato che il parco nazionale del Niokolo-Koba è un'area ecologicamente ottimale per l'eland gigante. Come è stato osservato durante un censimento effettuato nel parco nel 2000, il numero di morti in un decennio è stato di appena 90-150 capi.

L'eland gigante orientale è presente nei parchi nazionali del Faro, della Bénoué, di Boubandjida, di Bamingui-Bangoran e di Manovo-Gounda St Floris. Popolazioni che si riproducono in cattività si trovano nelle riserve di Bandia e di Fathala in Senegal e presso la White Oak Conservation di Yulee, in Florida (Stati Uniti). Le nascite di eland che si sono avute a White Oak hanno spinto altri Paesi, tra i quali Costa Rica e Sudafrica, a iniziare programmi di riproduzione in cattività.

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Numero della popolazione

Nel 1980 l'eland gigante orientale occupava ancora un areale che andava dalla Nigeria al Sudan e all'Uganda, attraverso Camerun, Ciad, Repubblica Centrafricana e Repubblica Democratica del Congo (ex Zaire). Purtroppo, lo scoppio di un'epidemia di peste bovina (1983–1984) provocò un devastante declino della popolazione del 60-80%. L'eland gigante orientale, tuttavia, è ancora presente in una vasta area ed è considerato «vulnerabile» (VU) dalla IUCN. Occupa molti ambienti disabitati ostili agli insediamenti umani, soprattutto nelle regioni settentrionali e orientali della Repubblica Centrafricana e nel Sudan sud-occidentale, dove il numero di esemplari è notevolmente aumentato. Secondo Rod East, nel 1999 vi erano 15.000 eland giganti, dei quali 12.500 nella Repubblica Centrafricana. Le altre zone dell'areale sono spesso devastate da guerre e altri conflitti, che potrebbero portare a un rapido declino della popolazione se non verranno prese misure di controllo.

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L'eland gigante occidentale si trova in una situazione più grave, ed è considerato «in pericolo critico» (CR) dalla IUCN. Oggi il maggior numero di esemplari vive in Senegal. Nel 1990, ve ne erano circa 1000, dei quali 700-800 presenti nel parco nazionale del Niokolo-Koba e il resto nella regione intorno al fiume Falémé. Nel 2008, in tutto il Senegal, ne rimanevano meno di 200, e appena pochi altri vivevano nei Paesi vicini.

Un progetto di conservazione a lungo termine dell'eland gigante occidentale, utilizzando dati demografici e genetici basati sul continuo monitoraggio della popolazione, si è svolto nelle riserve di Bandia e di Fathala tra il 2000 e il 2009. Nel 2009, la popolazione in semi-cattività era di 54 esemplari (26 maschi e 28 femmine). La probabilità riproduttiva delle femmine è risultata dell'84%, e il tasso di crescita annuo della popolazione dell'1,36. Con l'aumentare degli esemplari, gli eland furono suddivisi in cinque gruppi per l'osservazione. Sebbene il livello medio di inincrocio fosse dello 0,119, all'interno della popolazione venne riscontrata una potenziale diversità genetica (GD) del 92%. Gli autori conclusero che con l'introduzione di nuovi fondatori, la GD potrebbe aumentare enormemente durante i prossimi 100 anni, e suggerirono che con l'allevamento di popolazioni in semi-cattività il numero di eland giganti occidentali potrebbe salire di nuovo.

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Riferimenti

1. Eland gigante articolo su Wikipedia - https://it.wikipedia.org/wiki/Taurotragus_derbianus
2. Eland gigante sul sito della Lista Rossa IUCN - https://www.iucnredlist.org/species/44172/50197518

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