Centropyge flavissima (Cuvier, 1831) è un pesce osseo marino appartenente alla famiglia Pomacanthidae.
Questa specie ha, come gli altri membri del genere Centropyge, pinne dorsale e anale ampie e parzialmente coperte di scaglie, corpo alto e abbastanza compresso, bocca piccola e una robusta spina sul preopercolo. La livrea è giallo limone con bordi blu o azzurri alle pinne dorsale, caudale e anale, all'opercolo branchiale e relativa spine e alle labbra. Gli individui dell'oceano Indiano non hanno il bordo azzurro all'occhio ma hanno l'iride blu e una macchia scura sull'opercolo. I giovanili sono simili ma hanno una macchia rotonda nera in mezzo al fianco bordata anch'essa di blu.
La taglia massima nota è di 14 cm.
L'areale di C. flavissima comprende la parte tropicale dell'oceano Pacifico centro occidentale a nord fino alle isole Ryūkyū e Ogasawara, a sud fino al mar dei Coralli e alla grande barriera corallina australiana. Nel Pacifico centrale si incontra fino alle isole Tuamotu. Una popolazione è presente nell'oceano Indiano orientale alle isole Cocos. È assente dalle Hawaii e dalle acque indonesiane eccetto nell'Irian Jaya.
Popola le barriere coralline, sia le lagune che le parti esposte al mare.
Viene riportata una distribuzione batimetrica tra 3 e 50 metri di profondità.
In cattività può vivere fino a 11 anni.
I giovanili vivono nascosti. Gli adulti formano harem composti da un maschio e diverse femmine.
La dieta è basata sulle alghe bentoniche, secondariamente si nutre anche di invertebrati bentonici come polipi corallini e ascidie.
Può cambiare sesso da maschio a femmina in 2-3 mesi. Si ibrida con altre Centropyge.
Si tratta di una specie comune nell'areale. L'unico impatto era la raccolta di esemplari per il mercato degli acquari ma con l'allevamento in itticoltura della specie questo prelievo è divenuto rarissimo. Non si registrano impatti di altro tipo e le popolazioni sono stabili. Per questi motivi la lista rossa IUCN la classifica come "a rischio minimo".