Siamango
Regno
Phylum
Subphylum
Classe
Ordine
Sottordine
Infraordine
Famiglia
SPECIE
Symphalangus syndactylus
Dimensione della popolazione
Unknown
Durata
25-30 years
Massima velocità
56
35
km/hmph
km/h mph 
Peso
8-16
17.6-35.2
kglbs
kg lbs 
Altezza
75-88
29.5-34.6
cminch
cm inch 
Lunghezza
71-90
28-35.4
cminch
cm inch 

Il siamango (Symphalangus syndactylus (Raffles, 1821)) è un gibbone arboricolo dal pelo nero originario delle foreste dell'Indonesia, della Malesia e della Thailandia. Si tratta della più grande specie di gibbone esistente, raggiungendo il doppio delle dimensioni degli altri gibboni, con il suo 1 metro (3,3 piedi) d'altezza, per un peso massimo di 14 kg (31 libbre). Il siamango è l'unica specie del genere Symphalangus.

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Il siamango è distinguibile dalle altre specie di gibbone per due caratteristiche principali: Primo, due dita su ciascun piede, in quanto il secondo e il terzo dito sono parzialmente unite da una membrana, da cui deriva il nome specifico syndactylus, dal greco antico σύν (sỳn, ossia insieme) e δάκτυλος (dàctylos, ossia dito). Secondo, una grande sacca golare (sacca sotto la gola), presente sia nei maschi che nelle femmine della specie, in grado di gonfiarsi fino a raggiungere le dimensioni della testa stessa, permettendogli di emettere suoni o canti acuti e risonanti.

Potrebbero esistere due sottospecie di siamango. Se così fosse, sarebbero il siamango di Sumatra (S. s. syndactylus) ed il siamango malese (S. s. continentis, della Malaysia peninsulare). In caso contrario, gli individui malesi potrebbero essere solo una popolazione separata. Il siamango è l'unica specie simpatrica con altre due specie di gibboni, il gibbone agile e il gibbone dalla mani bianche, in tutto il suo areale e nell'areale delle due specie.

Il siamango può vivere fino a circa 40 anni in cattività. Sebbene il commercio illegale di animali domestici abbia un impatto sulle popolazioni selvatiche, la principale minaccia per il siamango è la perdita dell'habitat sia in Indonesia che in Malesia. L'industria della produzione di olio di palma sta ripulendo vaste aree di foresta, riducendo l'habitat del siamango, insieme a quello di altre specie, come la tigre di Sumatra.

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Di

Diurno

Fo

Folivoro

Fr

Frugivoro

Er

Erbivoro

Ar

Arboricolo

Te

Terrestre

Di

Disseminanti

En

Endemico

Te

Territoriale

Vi

Viviparo

Br

Brucatore

Mo

Monogamo

So

Sociale

Ge

Gerarchico da dominanza

No

Non-migratorio

S

inizia con

Aspetto

Il siamango è la più grande specie di gibbone esistente. L'altezza media di un siamango è di 90 centimetri (35,4 pollici), mentre l'esemplare più grande misurato era alto ben 1,50 metri (4,92 piedi). L'apertura delle braccia, misurata dalla punta di un indice all'altro, è di circa 2 metri (8 piedi), mentre il peso dell'animale varia dai 6 ai 10 kg. La pelliccia è folta ed arruffata, di colore nero, la più scura di qualsiasi altro gibbone. Il volto è perlopiù glabro, fatta eccezione per un paio di baffetti sottili. Hanno una fronte bassa, occhi molto incavati, naso largo e piatto con grandi narici laterali, guance infossate, mento sfuggente, bocca di notevole capacità di apertura, una sacca golare di grandi dimensioni, priva di pelo.

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Distribuzione

Geografia

Continenti
Subcontinenti
Regioni
Regni biogeografici

Il siamango abita le ultime zone forestali dell'isola di Sumatra e della penisola malese, ed è ampiamente distribuito dalle foresta di pianura alle foreste montane, fino alle foreste pluviali, e può essere trovato ad altitudini fino a 3800 metri. Il siamango vive in gruppi di un massimo di sei individui (quattro individui in media) in un territorio medio di 23 ettari. I loro spostamenti giornalieri sono sostanzialmente più piccoli di quelli delle specie simpatriche di Hylobates, spesso inferiori a 1 km. Il canto melodioso del siamango rompe il silenzio della foresta al mattino presto, appena dopo i richiami dei gibboni agili o dei gibboni dalle mani bianche. I siamanghi di Sumatra e della penisola malese hanno un aspetto simile, ma le due popolazioni differiscono per alcuni comportamenti, il che ha portato alcuni studiosi a credere che queste due popolazioni possano essere due distinte sottospecie.

Siamango mappa dell'habitat

Zone climatiche

Siamango mappa dell'habitat
Siamango
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Abitudini e stile di vita

Il siamango tende a riposare per oltre il 50% del suo periodo di veglia (dall'alba al tramonto), seguito dal pasto, spostamenti, foraggiamento e attività sociali. Questi periodi di riposo si svolgono solitamente nel mezzogiorno, prendendosi tempo per socializzare con gli altri membri del gruppo. Durante il riposo, di solito utilizza un grande ramo di un albero, sdraiandosi sulla schiena o sullo stomaco. I comportamenti alimentari, come il foraggiamento ed il movimento di albero in albero avvengono al mattino e dopo il periodo di riposo. Il grooming è una delle interazioni sociali più importanti tra i membri della famiglia. Gli adulti lo effettuano tra di loro solitamente la mattina presto all'inizio della giornata, mentre i giovani ricevono il grooming dagli adulti nel corso della giornata. I maschi adulti sono i più coinvolti in questa attività.

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Durante la stagione secca, gli spostamenti giornalieri dei siamanghi sono maggiori rispetto alla stagione delle piogge. I siamanghi nel sud di Sumatra si spostano in cerca di cibo di meno rispetto ai siamanghi di altri luoghi poiché si nutrono maggiormente di frutta, consumando quindi più sostanze nutritive, il che si traduce in meno tempo necessario per cercare cibo. A volte, i siamanghi trascorrono tutto il giorno su di un solo grande albero da frutto, spostandosi solo quando vogliono riposare per poi tornare di nuovo sugli alberi da frutto, per nutrirsi.

I siamanghi sono una specie molto socievole e mostrano una varietà di gesti tattili e visivi, insieme ad azioni ed espressioni facciali per comunicare e aumentare i legami sociali all'interno del loro gruppo familiare. Sono anche territoriali e interagiscono con altri gruppi familiari emettendo richiami ad alta voce per far sapere agli altri gruppi dove si trova il loro territorio. I richiami possono essere asincroni, nel caso in cui non siano dirette ad un particolare gruppo vicino, oppure i richiami di un gruppo simultanei possono aver luogo attraverso il confine del territorio. Inoltre, i maschi talvolta si rincorrono attraverso il confine per scacciare eventuali invasori dal proprio territorio.

È stato riscontrato che la frequenza del grooming tra maschi e femmine è correlata alla frequenza di copulazione, nonché a periodi di aggressività. Le coppie si accoppiano per quattro o cinque mesi a intervalli di due o tre anni. Il picco della loro attività riproduttiva è spesso durante il periodo in cui i frutti sono più abbondanti. La copulazione dorsoventrale è il tipo di copulazione più comune nei siamanghi, dove la femmina è accovacciata ed il maschio è appeso per le braccia e afferra la femmina con le gambe, mentre la copulazione ventrale, dove entrambi i primati sono sospesi, si verifica in media solo una volta su 60.

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Comportamento stagionale

Dieta e nutrizione

Il siamango si nutre principalmente di varie parti delle piante. La presunta sottospecie di Sumatra è più frugivora del suo parente malese, e la sua dieta è costituita per il 60% da frutta. Il siamango si nutre di almeno 160 specie di piante, dalle viti alle piante legnose, ed il suo cibo preferito sono i fichi (Ficus spp.). Generalmente prediligono i frutti più maturi e le foglie più giovani. La loro dieta comprende anche fiori e piccoli animali, principalmente insetti. Quando i siamanghi mangiano grandi fiori, si nutrono principalmente della corolla (petali), mentre i fiori più piccoli vengono mangiati interi. Quando mangia frutti con semi grandi e duri o dai bordi taglienti, il siamango sbuccia la polpa del frutto e butta via il seme. Sebbene la sua dieta consista prevalentemente di frutta, il siamango è la specie più folivora di tutti i membri di Hylobatidae. Poiché è anche il più grande gibbone, si è ben adattato alla dieta dei grandi primati, che tendono per l'appunto ad una dieta più erbivora e/o folivora.

Abitudini di accoppiamento

COMPORTAMENTO DI ACCOPPIAMENTO

Un gruppo di siamanghi è normalmente costituito da un maschio adulto dominante, una femmina adulta dominante, la loro prole, neonati e talvolta un subadulto. Il subadulto di solito lascia il gruppo dopo aver raggiunto i 6-8 anni; le femmine subadulte tendono a lasciare il gruppo prima dei maschi. Il periodo di gestazione dei siamanghi è compreso tra i 6,2 e 7,9 mesi; dopo il parto, la madre si prende cura del cucciolo per il primo anno di vita. I maschi di siamango dimostrano molte più cure parentali rispetto agli altri membri della famiglia Hylobatidae, assumendo un ruolo importante nel trasportare il cucciolo dopo che questi ha circa 8 mesi. Durante questo periodo il cucciolo, tipicamente, ritorna dalla madre per dormire ed allattare. Il bambino inizia a muoversi indipendentemente dai suoi genitori entro il terzo anno di vita.

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I siamanghi sono noti per creare coppie monogame, che tendono a trascorrere più tempo in stretta vicinanza l'una all'altra, rispetto ad altre specie di gibboni. Entrambi gruppi monogami e poliandri, tuttavia, sono stati osservati nel sud di Sumatra. Nello studio di queste popolazioni, è stato riscontrato che i neonati appartenenti a gruppi monogami ricevono più cure parentali maschili complessive rispetto ai neonati nei gruppi poliandri. Questa riduzione delle cure è molto probabilmente dovuta alla ridotta certezza di paternità in questi gruppi.

Il disturbo dell'habitat influenza notevolmente la composizione del gruppo dei siamanghi; la struttura varia per età-sesso tra le foreste intatte e le foreste bruciate e ricresciute. Le popolazioni che abitano le foreste bruciate e ricresciute contengono più adulti e subadulti rispetto alle popolazioni delle foreste intatte, che hanno più neonati, giovani e subadulti. I tassi di sopravvivenza infantile nei gruppi delle foreste bruciate e ricresciute sono inferiori rispetto ai gruppi delle foreste intatte. Il numero di individui in quest'ultimi è maggiore rispetto ai primi. I siamanghi delle foreste disturbate vivono in piccoli gruppi e hanno una densità inferiore a quelli delle foreste intatte a causa della mancanza di risorse alimentari e alberi per sopravvivere.

Negli anni '80, la popolazione indonesiana di siamanghi in natura era stimata a 360.000 individui. Oggi questi dati sembrano essere piuttosto sopravvalutati: ad esempio, il Parco nazionale di Bukit Barisan Selatan è la terza area protetta più grande (3.568 km²) di Sumatra, di cui solo circa 2.570 km 2 rimangono sotto la copertura forestale abitata da 22.390 siamanghi (censimenti del 2002). A Sumatra, il siamango predilige le foreste di pianura tra i 500 e i 1000 metri sul livello del mare.

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Popolazione

Minacce demografiche

Una delle principali minacce per il siamango è la perdita dell'habitat dovuta all'espandersi delle piantagioni, gli incendi boschivi, il disboscamento illegale, e l'invasione e lo sviluppo umano. In primo luogo, le piantagioni di olio di palma, negli ultimi quattro decenni, hanno rimosso ampie aree di foresta in cui vivevano i siamanghi. Dal 2002, sono stati piantati circa 107.000 km² di palme da olio, che ha sostituito gran parte della foresta pluviale in Indonesia e Malesia. In secondo luogo, in questi ultimi due decenni, gli incendi boschivi hanno distrutto più di 20.000 km² della foresta pluviale di Sumatra, principalmente nelle zone di pianura dove vive la maggior parte della popolazione dei siamanghi. Inoltre, il tasso di disboscamento illegale in Indonesia è aumentato dal 1980 al 1995, e anche più rapidamente dopo l'era della riforma iniziata nel 1998. Queste attività illegali hanno devastato la restante foresta pluviale tropicale, specialmente a Sumatra. L'invasione e lo sviluppo umano ha trasformano le terre una volta occupata dalla foresta in terra coltivata; per esempio, l'aumento del prezzo del caffè nel 1998 ha incoraggiato la gente di Sumatra a distruggere la foresta per far posto alle piantagioni di caffè. Lo sviluppo e la crescita delle attività umane sull'isola ha portato alla creazione di infrastrutture, come le strade, che ora dividono le aree protette e causando la frammentazione e la dispersione delle popolazioni selvatiche.

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Riferimenti

1. Siamango articolo su Wikipedia - https://it.wikipedia.org/wiki/Symphalangus_syndactylus
2. Siamango sul sito della Lista Rossa IUCN - http://www.iucnredlist.org/details/39779/0

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