L'egagro (pronuncia /ˈɛgagro/) è una specie di capra selvatica diffusa in Asia centrale: molti naturalisti concordano nell'affermare che quest'animale possa essere considerato il progenitore della capra domestica.
L'egagro è assai più grosso della capra domestica, sebbene sia più piccolo dello stambecco alpino. La lunghezza di un maschio adulto è di circa 1,50 metri, quella della coda 20 centimetri, 90 centimetri l'altezza al garrese, e 2 centimetri di più alla groppa. La femmina è leggermente più piccola.
Il corpo è piuttosto allungato, il dorso a spigolo, il collo di media larghezza, breve la testa, ottuso il muso, larga la fronte, pressoché diritto il naso. Le zampe sono relativamente alte e robuste, gli zoccoli terminanti in punte ottuse. La coda breve è adorna di peli lunghi e folti.Nella testa colpisce la piccolezza degli occhi rispetto al resto; le orecchie sono di media lunghezza.
L'egagro è diffuso su una vasta area dell'Asia centrale e occidentale. S'incontra nella parte meridionale del Caucaso, nell'Armenia, nella Persia, dove ama le cime delle montagne, mentre la vicinanza delle nevi e quella dei ghiacciai gli piacciono come allo stambecco alpino.
Socievole come tutti i suoi affini, vive in piccoli branchi da 10 a 20 individui e più, che sono guidati dai maschi più anziani, ricchi di esperienza. Anche i giovani si radunano in piccoli branchi, mentre i vecchi vengono scacciati dal consorzio dai maschi più robusti e più validi.
Nell'indole gli egagri ricordano gli stambecchi: corrono rapidi e sicuri nei passaggi difficili, e stanno a lungo a guardare senza vertigini i precipizi, ritti sull'estremo margine delle sporgenze delle rocce. Sono timidissimi, e sanno sfuggire alla maggior parte dei pericoli. I loro sensi sono perfettamente sviluppati: odorano da grande distanza e percepiscono anche i suoni più lievi. Si nutrono di erbe montane e delle foglie dei boschi alpini. Per tempo, al mattino, si recano, dal bosco dove hanno dormito, sulle vette; pascolano sul limite dei ghiacciai e tornano la sera al bosco.
L'accoppiamento avviene in novembre, e il parto in aprile. La femmina dà alla luce ordinariamente due piccoli, che già poche ore dopo la nascita sono in grado di reggersi sulle quattro zampe. Se addomesticato da giovane, l'egagro diventa mansueto, si avvezza presto ai nuovi compagni, se ne va al pascolo con i figli delle capre domestiche, ritorna la sera alla stalla e finisce per affezionarsi ai suoi affini domestici.