Chaerephon major (Trouessart, 1897) è un pipistrello della famiglia dei Molossidi diffuso nell'Africa subsahariana.
Pipistrello di medie dimensioni, con la lunghezza totale tra 85 e 113 mm, la lunghezza dell'avambraccio tra 39 e 46 mm, la lunghezza della coda tra 27 e 42 mm, la lunghezza del piede tra 7 e 11 mm, la lunghezza delle orecchie tra 12 e 21 mm e un peso fino a 28 g.
La pelliccia è corta. Le parti dorsali sono bruno-grigiastre scure, bruno-giallastre o bruno-rossastre talvolta chiazzate di bianco, mentre le parti ventrali sono bianche. Il muso non è estremamente appiattito, il labbro superiore è provvisto di 6-7 pieghe cutanee ben sviluppate e diverse setole spatolate. Le orecchie sono marroni scure o nerastre, unite frontalmente da una membrana a forma di V, alla base della quale nei maschi è presente una tasca da dove fuoriesce una cresta di corti peli bruno-rossastri. Il trago è piccolo, squadrato e completamente nascosto dall'antitrago il quale è grande, elevato, rettangolare e con gli angoli arrotondati. Le membrane alari sono semi-trasparenti, marroni scure o nerastre. Il primo individuo conosciuto aveva le ali bianche. I piedi sono carnosi, con delle file di setole lungo i bordi esterni delle dita. La coda è lunga, tozza e si estende per più della metà oltre l'uropatagio. Il calcar è corto.
Questa specie è diffusa nell'Africa occidentale dal Senegal, Mali meridionale, Guinea orientale, Liberia, Costa d'Avorio, Ghana, Togo, Benin, Burkina Faso fino al Niger e alla Nigeria occidentali e nell'Africa orientale dal bacino sudanese del Nilo e dalla Repubblica Democratica del Congo settentrionale fino all'Uganda meridionale, Kenya sud-occidentale e sud-orientale e la Tanzania nord-orientale.
Vive nelle savane, boschi indifferenziati ed ambienti ripariali lungo le sponde del Nilo.
Si rifugia in gruppi con più di 100 individui in nicchie all'interno di anfratti rocciosi collinari, cavità formate da ammassi rocciosi, cavità degli alberi, case e buchi in muri di edifici. L'attività predatoria inizia molto prima del calare del buio.
Si nutre di insetti catturati in volo.