Alcelafo rosso
Regno
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Classe
Ordine
Famiglia
Sottofamiglia
SPECIE
Alcelaphus buselaphus caama

L'alcelafo rosso (Alcelaphus buselaphus caama É. Geoffroy Saint-Hilaire, 1803) è una sottospecie di alcelafo originaria dell'Africa meridionale. Ne rimangono più di 130.000 esemplari.

Aspetto

L'alcelafo rosso misura in media 120–140 cm al garrese e ha un peso medio di circa 140 kg (i maschi, più grandi, pesano circa 150 kg, le femmine 120). È un'antilope alta e dalle forme eleganti. La colorazione del manto, liscio e lucente, varia dal bruno-rossastro al fulvo o al marroncino a seconda della località. Una fascia di colore scuro estesa dalle spalle, lungo la linea mediana del dorso, alla base della coda è maggiormente evidente nei maschi. In entrambi i sessi è presente un'area ben definita di peli di colore giallo più chiaro sul posteriore. Lungo il lato frontale delle zampe anteriori, dalle spalle alle ginocchia, è presente una zona di colore scuro, che in alcuni esemplari può estendersi fino agli zoccoli.

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La fronte è nera, con una larga macchia di colore rosso o marrone lungo la faccia e tra gli occhi. Il muso è attraversato da una fascia nera. I lati della faccia e del collo hanno una tonalità più chiara e presentano due sottili strisce nere che si congiungono a formare un'unica striscia lungo la parte posteriore del collo. Peli bianchi ricoprono la parte interna delle orecchie, lunghe e appuntite.

Le corna, che misurano circa 60 cm di lunghezza, sono presenti in entrambi i sessi, ma quelle dei maschi sono più pesanti. Poste a stretto contatto tra loro alla base, si innalzano dritte verso l'alto, per poi curvarsi prima in avanti e poi all'indietro ad angolo retto, e sono ricoperte da creste per circa due terzi della loro lunghezza. Le estremità sono lisce. A causa dell'aspetto delle corna, l'alcelafo rosso è noto tra gli appassionati di caccia grossa come la «Harley Davidson delle antilopi».

L'aspettativa di vita dell'alcelafo rosso è di circa 19 anni. Il dimorfismo sessuale è poco evidente, in quanto maschi e femmine, a parte le dimensioni leggermente inferiori di queste ultime, sono simili nell'aspetto. I maschi, comunque, hanno crani più pesanti e corna più spesse di quelle delle femmine, dal momento che tali strutture vengono impiegate nei combattimenti per stabilire le gerarchie. Gli alcelafi hanno un eccellente senso dell'udito e dell'olfatto, ma la loro vista è scarsa. Quando sono spaventati, cercano di confondere i predatori correndo a zigzag, dal momento che possono raggiungere solamente una velocità di 55 km/h.

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Distribuzione

Geografia

L'alcelafo rosso è la sottospecie più meridionale di alcelafo. Diffuso in passato in gran parte dell'Africa meridionale (e marginalmente anche in Angola, in prossimità del confine con la Namibia), il numero di esemplari è stato notevolmente ridotto in passato dai coloni europei, ma la sottospecie sta attualmente espandendo di nuovo il suo areale, dal momento che è stata reintrodotta in molte aree protette e fattorie private (anche in molte aree che non facevano parte del suo areale originario). Oggi è presente in Angola meridionale, Botswana, eSwatini (dove è stato introdotto), Namibia, Sudafrica e Zimbabwe occidentale. Un tempo era presente anche in Lesotho, da dove è scomparso da tempo. Predilige le aree di veld, la distesa di erbe e boscaglie tipica dell'Africa australe, ma si incontra anche in zone più aride.

Alcelafo rosso mappa dell'habitat
Alcelafo rosso mappa dell'habitat
Alcelafo rosso
Public Domain Dedication (CC0)

Abitudini e stile di vita

Stile di vita

Dieta e nutrizione

Gli alcelafi rossi sono erbivori, come si può intuire dal lungo muso, che consente loro di strappare e masticare erba con maggiore efficienza. Durante la stagione delle piogge in Africa meridionale, le erbe appartenenti al genere Andropogon sono particolarmente abbondanti e costituiscono la fonte principale della dieta degli alcelafi. Nutrendosi prevalentemente di erba, la loro dieta varia da una stagione all'altra, dal momento che sono costretti a mangiare erba di alta qualità durante la stagione delle piogge e di scarsa qualità durante la stagione secca. Gli alcelafi sono considerati gli Alcelafini meno dipendenti dall'acqua, e sono costretti a bere solo quando meloni e tuberi non sono disponibili.

Abitudini di accoppiamento

L'alcelafo rosso, come tutte le altre sottospecie di alcelafo, ha un periodo di gestazione di otto mesi, e partorisce un unico piccolo. Generalmente le femmine partoriscono prima che abbiano inizio le piogge estive. Dopo la nascita, i piccoli rimangono nascosti per un certo periodo di tempo tra la fitta vegetazione prima di congiungersi al gruppo e aumentare così le probabilità di sopravvivere ai predatori. La maggior parte delle femmine iniziano a riprodursi all'età di due anni, e possono restare di nuovo gravide 9 o 10 mesi dopo aver partorito.

Popolazione

Nicchia ecologica

Tra i carnivori che danno la caccia agli alcelafi nell'Africa meridionale figurano leoni, iene macchiate, leopardi, licaoni e ghepardi. Tuttavia, gli alcelafi non costituiscono la principale fonte di cibo di nessuna di queste specie, e in particolare le iene macchiate danno loro la caccia molto raramente. Gli alcelafi contribuiscono alla dieta dei leoni per circa il 7%, delle iene per il 3,5%, dei ghepardi per l'1,75%, dei licaoni per il 4,5% e dei leopardi per il 6,25%. I leoni e i licaoni generalmente catturano i maschi adulti, mentre iene macchiate e leopardi tendono a prediligere i piccoli.

Riferimenti

1. Alcelafo rosso articolo su Wikipedia - https://it.wikipedia.org/wiki/Alcelaphus_buselaphus_caama
2. Alcelafo rosso sul sito della Lista Rossa IUCN - https://www.iucnredlist.org/species/814/50181496

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