Ocelotto

Ocelotto

Ocellotto,, Ocelot, Ozelot, Gattopardo americano, Lupo cerviero

Regno
Phylum
Subphylum
Classe
Ordine
Sottordine
Famiglia
Sottofamiglia
Genere
SPECIE
Leopardus pardalis
Dimensione della popolazione
aBnove 40,000
Durata
7-20 years
Massima velocità
61
38
km/hmph
km/h mph 
Peso
8-18
17.6-39.6
kglbs
kg lbs 
Lunghezza
68-100
26.8-39.4
cminch
cm inch 

L'ocelotto oppure ocellotto, ocelot o ozelot (Leopardus pardalis Linnaeus, 1758), noto anche come gattopardo americano o lupo cerviero per il suo verso simile a un ululato, è un felino selvatico molto comune presente in Sudamerica, Centroamerica e Messico. Il suo areale si spinge fino al Texas a nord e all'isola caraibica di Trinidad a est. A nord del Messico, l'ocelot si incontra regolarmente solo nell'estremità meridionale del Texas, sebbene siano stati registrati rari avvistamenti anche nelle zone meridionali dell'Arizona.

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L'ocelot è simile nell'aspetto a un gatto domestico. La sua pelliccia ricorda quella di un leopardo nebuloso o di un giaguaro e in passato era considerata di particolare pregio. Di conseguenza, centinaia di migliaia di ocelot vennero uccisi per questo motivo. Tra il 1972 e il 1996 la specie venne classificata sulla Lista Rossa della IUCN tra le specie in pericolo vulnerabili; successivamente è stata inclusa tra quelle a rischio minimo.

Il nome ocelot deriva dalla parola nahuatl ocelotl, con la quale, però, veniva indicato più spesso il giaguaro (Panthera onca) che questo felino. La parola nahuatl per indicare l'ocelot è tlacoocelotl, traducibile letteralmente come "mezzo giaguaro".

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Aspetto

Il colore di base della morbida pelliccia varia nella parte superiore dal grigio al bruno-giallastro fino all'arancione, a seconda dell'habitat: gli esemplari stanziati nelle foreste pluviali presentano tonalità virate più verso l'arancione o l'ocra, mentre quelli originari delle regioni aride sono di solito di colore grigio. La parte inferiore è sempre più chiara, solitamente di colore bianco. La pelliccia è ricoperta da una serie di macchie nere, dette anche pois, poste ad anello disposte in file longitudinali. L'interno delle rosette è un po' più scuro del colore di fondo del mantello. Su collo e spalle sono presenti delle strisce, mentre le zampe sono ricoperte da piccole macchie nere. Anche sulla coda vi sono delle macchie, disposte quasi a formare degli anelli attorno a essa. Lungo la faccia corrono due strisce longitudinali nere attorno agli occhi e al naso; sul dorso delle orecchie il pelo è più chiaro e vi spicca, come in altri felini, una macchia bianca. La disposizione delle macchie varia da un esemplare all'altro, e spesso addirittura da un fianco all'altro dello stesso animale.

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L'ocelot misura 80 cm circa, di lunghezza, ai quali vanno aggiunti altri 40 cm di coda di e 9 kg di peso. Negli esemplari adulti il peso varia dagli 8,5 ai 15,8 kg e i maschi sono leggermente più grandi delle femmine.

La formula dentaria dell'ocelot è I 3/3, C 1/1, P 2-3/2 e M 1/1, il che significa che su ogni semiarcata sono presenti tre incisivi, un canino, due o tre (sulla mascella) o due (sulla mandibola) premolari e un molare, per un totale di 28 o 30 denti. Come in tutti i felini, i carnassiali (l'ultimo premolare superiore e il primo molare inferiore) e i canini sono ben sviluppati.

I muscoli degli arti, particolarmente robusti, fanno di questo animale un ottimo arrampicatore. Le zampe anteriori sono più grandi di quelle posteriori e, come in tutti i felini, hanno cinque dita, mentre quelle posteriori quattro, tutte munite di artigli retrattili. Il tratto digerente è caratterizzato, come negli altri felini, da uno stomaco semplice e da un intestino breve. L'ocelot è il felino con l'osso penico (baculum) più pronunciato, dal momento che nelle altre specie esso è degenerato o addirittura assente.

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Distribuzione

Geografia

L'ocelot, originario del continente americano, occupa un areale esteso dagli Stati Uniti meridionali all'Argentina settentrionale. È presente anche a Trinidad, ma manca su tutte le altre isole delle Indie occidentali. Negli Stati Uniti, in passato, esso era largamente diffuso dall'Arizona alla Louisiana, e resti fossili ritrovati in Florida lasciano supporre che in epoca preistorica fosse presente anche in tutto il Sud-est del Paese. Negli Stati Uniti, l'ocelot vive unicamente nell'estremità meridionale del Texas, ove è presente una piccolissima popolazione di circa 100 esemplari. Nel Centro e Sudamerica esso è più numeroso, sebbene anche in tali zone il suo areale sia divenuto molto ristretto e frammentato a causa della deforestazione e dell'avanzata degli insediamenti urbani; le popolazioni più numerose si trovano nel bacino amazzonico.

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Gli ocelot occupano vari habitat, comprese foreste tropicali, paludi di mangrovie e foreste secche di montagna fino a 1 200 m di altitudine. Più raramente, si spingono anche nelle savane arbustive. In genere, cercano sempre di evitare le aree aperte, dal momento che le loro tecniche predatorie, basate sull'agguato, necessitano di una folta vegetazione per avere maggior successo.

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Ocelotto mappa dell'habitat

Zone climatiche

Ocelotto mappa dell'habitat
Ocelotto
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Abitudini e stile di vita

Gli ocelot sono generalmente animali solitari e notturni. Nelle giornate nuvolose o quando le temperature sono più fredde, possono talvolta andare in cerca di cibo anche durante il giorno, ma quasi sempre trascorrono le ore diurne dormendo in luoghi riparati, come cavità degli alberi e fitti cespugli, o sui rami. Nel proprio territorio ciascun animale possiede di solito vari luoghi dove riposare e raramente utilizza lo stesso posto per due giorni consecutivi. Sebbene la maggior parte dei felini delle dimensioni dell'ocelot siano ottimi arrampicatori, esso caccia soprattutto al suolo. Se necessario, è in grado di nuotare anche piuttosto bene.

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Le dimensioni dei territori sono variabili e dipendono, tra le altre cose, dal sesso e dal tipo di habitat: quelli dei maschi sono solitamente più grandi di quelli delle femmine e quelli situati in regioni ricche di prede sono meno estesi. La loro estensione varia dai 2 ai 31 km², ma gli animali generalmente ne occupano sempre l'area centrale, più piccola, di 2–10 km². I territori dei maschi si sovrappongono a quelli di più femmine, sebbene in alcune aree tali sovrapposizioni si riscontrino anche in territori di esemplari dello stesso sesso, sia maschi sia femmine. L'unica eccezione a questa regola sono gli esemplari giovani, la cui presenza nel territorio della madre viene tollerata da quest'ultima ancora per un po' di tempo.

La marcatura dei sentieri, dei territori di caccia, nonché il contatto con i conspecifici, avviene attraverso segnali visivi e olfattivi. Gli ocelot lasciano i segni dei propri artigli sui tronchi degli alberi, spruzzano particolari oggetti con l'urina e depositano le proprie feci in luoghi dove sono ben visibili. I confini dei territori vengono difesi strenuamente dalle intrusioni di esemplari dello stesso sesso, e tali scontri possono sfociare anche in veri e propri combattimenti.

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Comportamento stagionale

Dieta e nutrizione

Gli ocelot vanno a caccia di notte, spostandosi talvolta per vari chilometri all'interno dei propri territori. La loro dieta è composta prevalentemente da vertebrati, soprattutto da animali che non superano il chilogrammo. Tra i mammiferi le prede preferite sono roditori, come ratti spinosi, topi del Nuovo Mondo e porcospini, opossum e silvilaghi, ma talvolta gli ocelot catturano anche animali più grandi, come coati, aluatte, bradipi, tamandua e mazama. Sul loro menù compaiono inoltre uccelli (come hocco e tinami), rettili (come iguane, tartarughe e serpenti), anfibi e pesci. In quantità inferiori, mangiano anche invertebrati, come granchi e insetti vari.

Abitudini di accoppiamento

COMPORTAMENTO DI ACCOPPIAMENTO

Nelle regioni più settentrionali e meridionali dell'areale, l'accoppiamento ha luogo in autunno, mentre ai tropici, probabilmente, non vi è una stagione degli amori ben definita. Gli ocelot, generalmente solitari, si incontrano unicamente per questo scopo, e una volta avvenuta la fecondazione i partner si separano di nuovo. L'estro dura circa sette-dieci giorni e, almeno nelle regioni più calde dell'areale, le femmine sono poliestrali, cioè vanno in calore più volte all'anno. Dopo un periodo di gestazione di circa 79-85 giorni, la femmina mette al mondo uno o due (raramente tre) piccoli.

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Nelle settimane precedenti il parto la femmina allestisce un'apposita tana ove allevare i piccoli, la quale può essere situata nella cavità di un tronco, in un crepaccio o in una piccola caverna, o tra la folta vegetazione. L'allevamento dei piccoli è compito esclusivo della femmina, dal momento che il maschio non vi collabora affatto.

Alla nascita i piccoli pesano circa 200–280 g e misurano circa 23–25 cm di lunghezza. Aprono gli occhi verso i 14 giorni di età e iniziano a camminare dopo tre settimane. Tra le quattro e le sei settimane lasciano per la prima volta la tana e iniziano a seguire la madre quando essa va a caccia, ma solo a partire dall'ottava settimana iniziano ad assumere cibo solido. Sono del tutto svezzati dopo il terzo mese di vita.

Le femmine raggiungono la maturità sessuale verso i 18-22 mesi, i maschi verso i 30. La madre permette ai propri piccoli di girovagare entro il proprio territorio fino a quando essi hanno due o tre anni, ma poi essi devono abbandonarlo per andare a stabilirsi in una propria area.

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Popolazione

Nicchia ecologica

L'aspettativa di vita allo stato selvatico è stimata sui dieci anni, ma in cattività gli ocelot possono raggiungere anche vent'anni. Tra i loro nemici naturali ricordiamo boa, puma, giaguari e arpie.

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La più grande minaccia per l'ocelot, tuttavia, è costituita dall'uomo. Oltre alla caccia e alla distruzione dell'habitat, gli incidenti stradali, nelle regioni più densamente popolate, stanno divenendo sempre più una delle principali cause di mortalità per questo animale.

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Coloring Pages

Riferimenti

1. Ocelotto articolo su Wikipedia - https://it.wikipedia.org/wiki/Leopardus_pardalis
2. Ocelotto sul sito della Lista Rossa IUCN - http://www.iucnredlist.org/details/11509/0

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