Vipera comune
L'aspide o vipera comune (Vipera aspis (Linnaeus, 1758) è un serpente della famiglia Viperidae, diffuso in Europa occidentale.
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Non-migratorioA
inizia conLunga al massimo 80 cm, presenta testa più o meno distinta dal collo, con l'apice del muso leggermente rivolto all'insù, ed occhi di dimensione media con la pupilla verticale ellittica. La coda è nettamente distinta dal corpo, caratteristica tipica della vipera e che la differenzia, tra le altre cose, dagli innocui colubridi. La colorazione varia a seconda dell'individuo dal nero (raro) alle varie tonalità di marrone, rossiccio e grigio e concede la possibilità al rettile di confondersi nell'ambiente in cui vive. Anche il disegno dorsale cambia da soggetto a soggetto, con strisce a zig-zag, macchiette separate o colorazione quasi uniforme. L'aspetto generale è più tozzo che negli altri serpenti a causa delle piccole dimensioni e della coda molto corta. Il veleno viene prodotto da speciali ghiandole velenifere poste in fondo al palato e inoculato attraverso denti del veleno cavi al loro interno. Come le altre tre specie di viperidi presenti in Italia Vipera aspis è ovovivipara; nascono da 6 a 8 piccoli di 20 cm, che sono completi e possiedono già ghiandole velenifere. Possono raggiungere anche i vent'anni di vita.
L'areale della specie si estende dai Pirenei alla Foresta Nera alla Sicilia. È il più comune viperide italiano, presente in tutte le regioni ad eccezione della Sardegna, dove è presente la "sosia" Natrix maura, detta biscia viperina.
La Vipera aspis vive in luoghi freschi ed assolati, prediligendo ambienti poveri di vegetazione, prati, pascoli e soprattutto pietraie.
Si ciba di topi, lucertole e piccoli uccelli. Si tratta di un animale territoriale. È goffa, lenta nei movimenti ma in grado di reagire fulmineamente se calpestata o molestata. Il suo veleno è molto attivo nei confronti dei piccoli animali, dal momento che contiene sia neurotossine che emotossine, tuttavia raramente si configura mortale per l'uomo, pur richiedendo soccorso immediato e provocando effetti anche seri. A rischio sono prevalentemente i soggetti esposti alle reazioni allergiche, quelli emotivi, gli anziani ed i malati affetti da patologie croniche, nonché i bambini.
Come tutti i rettili anche la Vipera è un animale a sangue freddo ed è perciò attiva soprattutto quando la temperatura al suolo raggiunge i 25-27 gradi.Per questo motivo durante la stagione invernale effettua una latenza, nascondendosi in anfratti del terreno; in alta quota, in particolare sui Pirenei, il letargo può raggiungere i 7 mesi. Contrariamente alle credenze popolari la Vipera non è assolutamente aggressiva; se non viene molestata, non rappresenta un pericolo per l'uomo, perché, di fronte ad un fattore di disturbo, tende a scappare e a nascondersi. Da sottolineare che la vipera è sorda, avverte le vibrazioni del suolo.
Specie ovovivipara (le uova si sviluppano e schiudono all'interno del corpo della madre, non vengono covate), gli accoppiamenti avvengono tra la fine di marzo e l'inizio di aprile. I piccoli nascono tra agosto e settembre nel numero compreso tra 2 e 12.