Il beccolargo africano (Smithornis capensis (Smith, 1839)) è un uccello passeriforme della famiglia degli Eurilaimidi.
Misura fino a circa 15 cm di lunghezza, coda compresa.
Si tratta di uccelli dall'aspetto robusto, muniti di grossa testa e di un becco molto largo alla base.La colorazione è piuttosto sobria: la gola, il ventre, il sottocoda, la groppa e la parte centrale del petto sono bianco latte, mentre i fianchi, il petto e il collo sono biancastri con le singole penne munite di una striscia longitudinale nerastra, che dà a queste zone un caratteristico effetto "stracciatella". La nuca, le guance e la zona attorno alle narici sono grigiastre, mentre il codione, la coda e le ali sono di colore bruno-grigiastro, queste ultime con copritrici secondarie bianche: la fronte, la nuca e la calotta fino alla metà degli occhi sono di colore nero. Le zampe e il becco sono grigio-nerastri, gli occhi sono bruni. La femmina presenta colorazione nera cefalica e sulle penne ventrali più sfumata rispetto al maschio.
Il beccolargo africano è diffuso in un ampio areale che, pur essendo piuttosto frammentato, comprende gran parte dell'Africa subsahariana dalla Sierra Leone al Kenya e a sud fino al Sudafrica. Il suo habitat è rappresentato dalla foresta, nella cui volta esso passa la propria esistenza.
Si tratta di uccelli piuttosto vispi, che vivono da soli o in piccoli gruppi e si muovono continuamente alla ricerca di cibo fra la vegetazione arborea, tenendosi in contatto tramite il proprio richiamo.
Il beccolargo africano è un uccello essenzialmente insettivoro, che cattura insetti e altri piccoli invertebrati, nutrendosi di tanto in tanto anche di vertebrati di piccole dimensioni (rettili, anfibi), frutta e fiori.
La riproduzione di questi uccelli non è finora mai stata osservata, pertanto si ignorano le loro abitudini riproduttive.