Averla dall'elmo crestalunga
Regno
Phylum
Classe
Ordine
Famiglia
Genere
SPECIE
Prionops plumatus

L'averla dall'elmo crestalunga (Prionops plumatus (Shaw, 1809)) è un uccello passeriforme della famiglia Vangidae.

Origine del nome animale

Il nome scientifico della specie, plumatus, deriva dal latino e significa "munito di piume", in riferimento alla cresta erettile sulla testa.

Aspetto

Misura 19–25 cm di lunghezza, per 25-49 g di peso.

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Si tratta di uccelli dall'aspetto robusto, muniti di grossa testa squadrata e allungata, becco conico forte e appuntito, ali arrotondate, coda mediamente lunga e dall'estremità squadrata e zampe forti e grosse, anche se non molto lunghe: caratteristica di questi animali è la presenza di penne allungate su fronte e vertice, che formano una cresta erettile ben visibile quando l'animale è curioso o eccitato.

Il piumaggio è grigio-biancastro su buona parte della testa, gola, petto, ventre e sottocoda, con sfumature beige sulla testa (dove fronte e vertice sono più scuri e tendenti al grigio-brunastro chiaro, mentre tempie e nuca sono di color grigio argenteo) e sul petto: sulla nuca è presente una banda di colore bruno scuro a forma di mezzaluna, la quale va a formare due basette nere ai lati del collo, alla base della testa. Ali, dorso e coda sono di colore nero, le prime con copritrici dall'orlo bianco e la seconda con superficie inferiore bianca.

Il becco è di colore nerastro, le zampe sono di color carnicino-rosa brillante, e gli occhi sono piuttosto grandi e di colore giallo chiaro, con cerchio perioculare esteso e glabro, a forma di margherita, di colore giallo.

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Distribuzione

Geografia

L'averla dall'elmo crestalunga è diffusa in un'ampia porzione dell'Africa subsahariana, occupando un areale che si estende attraverso gran parte del Sahel dalla Senegambia al Somaliland attraverso Guinea, Mauritania meridionale, Mali sud-occidentale, Burkina Faso, nord di Costa d'Avorio e Ghana, Benin, Togo, Nigeria, Camerun centrale e settentrionale, Repubblica Centrafricana, Ciad meridionale, Sudan meridionale e Sudan del Sud, e da qui a sud attraverso Etiopia, Uganda, Ruanda, Burundi, Kenya, Tanzania, Congo orientale e meridionale (Katanga), Zambia, Angola centrale, nord di namibia e Botswana, Zimbabwe, Zambia, Mozambico centrale e meridionale, Swaziland e Sudafrica settentrionale e nord-orientale.

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L'habitat di questi uccelli è rappresentato dalla savana alberata e cespugliosa e dalle foreste subtropicali e tropicali secondarie secche: durante la stagione degli amori, questi animali divengono maggiormente frequenti nelle foreste di Baikiaea.

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Abitudini e stile di vita

Si tratta di uccelli dalle abitudini di vita essenzialmente diurne, che vivono in gruppi a base familiare che comprendono una coppia riproduttrice coi figli di più covate, contando una decina di individui.I vari membri di un gruppo passano la maggior parte della giornata alla ricerca di cibo al suolo o fra i cespugli, tenendosi in costante contatto vocale mediante richiami alti ed aspri mediante i quali vengono regolati anche i rapporti gerarchici fra i vari membri: durante la notte, i gruppi cercano riparo fra la vegetazione arborea.

Stile di vita
Comportamento stagionale
Il richiamo dell'uccello

Dieta e nutrizione

L'averla dall'elmo crestalunga si nutre principalmente di insetti ed altri invertebrati e delle loro larve (i soli bruchi costituiscono da soli quasi la metà della loro dieta), ma anche di piccoli vertebrati, come rettili e topi di piccole dimensioni: questi uccelli, inoltre, possono sporadicamente nutrirsi anche di frutta e bacche.

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Questi uccelli catturano le prede in maniera simile alle averle nostrane, appostandosi in agguato su rami in evidenza e planando su di esse dall'alto, trattenendole con le zampe robuste e finendole col becco affilato, per poi consumarle dopo averle portate su di un posatoio elevato.

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Abitudini di accoppiamento

Si tratta di uccelli monogami, che sono virtualmente in grado di riprodursi durante tutto l'arco dell'anno, pur mostrando picchi delle schiuse fra marzo e luglio ed ottobre e dicembre.

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Il nido viene costruito dalla femmina nel folto della vegetazione arbustiva, intrecciando a forma di coppa profonda rametti e fibre vegetali: al suo interno, essa depone 3-5 uova, che provvede a covare per poco più di due settimane, al termine delle quali schiudono pulli ciechi ed implumi.I nidiacei vengono accuditi da ambedue i genitori, spesso con la cooperazione degli altri membri del gruppo (che sono in genere i fratelli maggiori dei pulli, nati in stagioni riproduttive precedenti): in tal modo, essi s'involano attorno alle tre settimane di vita, pur rimanendo col gruppo ancora per un certo periodo di tempo prima di allontanarsene definitivamente.

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Popolazione

Riferimenti

1. Averla dall'elmo crestalunga articolo su Wikipedia - https://it.wikipedia.org/wiki/Prionops_plumatus
2. Averla dall'elmo crestalunga sul sito della Lista Rossa IUCN - https://www.iucnredlist.org/species/22707753/94136454
3. Xeno-canto canto degli uccelli - https://xeno-canto.org/699843

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