Frosone comune
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Coccothraustes coccothraustes

Il frosone comune (Coccothraustes coccothraustes ) è un uccello passeriforme della famiglia dei fringillidi. È l'unica specie del genere Coccothraustes (Brisson, 1760).

Origine del nome animale

Il nome scientifico del frosone, Coccothraustes, deriva da un non meglio identificato uccello descritto da Esichio col nome di κοκκοθραυστης (kokkothraustēs), nome a sua volta formato dalle parole greche κοκκος (kokkos, "seme") e θραυω (thrauō, "rompere"), col significato di "rompi-semi", in riferimento alle abitudini alimentari di questi uccelli.

Aspetto

Misura fino a 18 cm di lunghezza, con apertura alare di 29–33 cm ed un peso di 48-62 g: queste misure ne fanno uno dei fringillidi di maggiori dimensioni. A parità d'età, le femmine hanno dimensioni leggermente minori ed aspetto più slanciato rispetto ai maschi.

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L'aspetto è quello tipico degli appartenenti alla famiglia dei fringillidi, robusto e squadrato, con grossa testa che pare innestata direttamente sul tronco ed un becco tozzo ed estremamente robusto di forma conica.Gli occhi sono grandi, rotondi e di colore castano, mentre il tipico becco è giallastro durante l'inverno, mentre assume un colore blu metallico durante il periodo riproduttivo. Le zampe, piuttosto corte e di colore carnicino, possiedono quattro dita, di cui tre rivolte in avanti ed uno rivolto all'indietro. Il colore di fondo del piumaggio è il marrone, che sulla testa diviene via via più vivido formando un vero e proprio cappuccio di color nocciola: sul petto la colorazione invece tende a ingrigirsi e a schiarire fino a divenire biancastra sul basso ventre e sul sottocoda. Dalla nuca fino ai lati del collo è presente una banda a forma di mezzaluna di colore grigio-argenteo, che in alcune sottospecie si continua fino a congiungersi sul petto: attorno agli occhi è presente un orlo nero, con presenza di bavetta e mustacchi dello stesso colore attorno al becco. Le ali sono di colore bruno scuro nella parte prossimale e di colore bluastro in quella distale, con una banda di penne bianche a separare i due colori: la coda è di colore marrone che tende a scurirsi verso la parte distale fino a divenire nera in punta e sui bordi, dove compaiono anche penne di colore bianco.La femmina possiede colorazione più sbiadita e tendente al grigio rispetto al maschio, con minore estensione della fascia nucale grigia e del nero attorno ad occhi e becco.

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Distribuzione

Geografia

Il frosone ha distribuzione paleartica, in quanto è residente in gran parte dell'Europa, dell'Asia e nel Nordafrica: in particolare, il frosone è diffuso e residente dalla penisola iberica al Mar Caspio, a nord fino alla Scandinavia meridionale e alle isole britanniche (manca in Scozia, Irlanda e Islanda) e a sud fino in Africa del Nord (dove abita i monti dell'Atlante), in Asia Centrale (Kazakistan, Kirghizistan, Tagikistan e Afghanistan orientale) e orientale (Manciuria, Corea, Giappone settentrionale, mentre in Siberia e Kamčatka la specie è presente solo d'estate). Occasionalmente, esemplari di questa specie vengono segnalati anche lungo le coste dell'Alaska, ma si tratta di visite accidentali e solitarie.In Italia, il frosone è residente nel Settentrione, in Sardegna e lungo l'arco appenninico peninsulare, mentre nel Centro-Sud ed in Sicilia la specie è svernante.

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Il frosone popola principalmente i boschi di caducifoglie a qualsiasi quota, a patto che vi sia una presenza massiccia di alberi da frutto o dai grossi semi da cui trarre il nutrimento e di una fonte permanente d'acqua nelle immediate vicinanze: meno comune è invece osservare questo uccello nei boschi di conifere, nelle aree scarsamente alberate ed in quelle aperte o cespugliose. Essendo la sua presenza legata alla quantità di cibo disponibile, in primavera ed estate esso è quindi osservabile in querceti, lecceti, faggete, o boschi decidui misti che oltre agli alberi succitati vedano anche la presenza di frassini, olmi ed aceri, che in questo periodo maturano i propri semi: durante l'autunno, invece, il frosone si sposta verso boschi con presenza di carpini, tassi, susini e ciliegi. Colonizza anche i frutteti, i parchi ed i giardini, sebbene piuttosto raramente anche in virtù della naturale rarità e diffidenza di questi uccelli.

Il frosone è un uccello parzialmente migratore: le popolazioni residenti nelle aree fredde possono migrare a sud per passare l'inverno in climi più miti (dove non è detto che non siano già presenti popolazioni stanziali di frosone con cui i migratori possono aggregarsi ed eventualmente rimanere o farsi seguire al ritorno), per poi fare ritorno nell'areale originario. Le migrazioni possono avere anche la portata di alcune migliaia di chilometri, come dimostra il ritrovamento in Europa meridionale di uccelli inanellati in Europa centrale.

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Frosone comune mappa dell'habitat
Frosone comune mappa dell'habitat
Frosone comune
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Abitudini e stile di vita

Si tratta di un uccello molto schivo e piuttosto difficile da osservare anche nelle aree in cui è residente e molto comune, in quanto tende generalmente a muoversi con estrema circospezione ed al minimo rumore tende a rifugiarsi nel fitto della vegetazione. Si tratta di un uccello solitario, che vive fra i rami degli alberi e scende al suolo piuttosto raramente, per abbeverarsi o cercare granaglie. Al suolo questo uccello si muove saltellando: il volo è invece molto rapido e rettilineo, sebbene sulla lunga distanza possono essere osservate traiettorie ondulatorie dalla marcata periodicità. L'animale in volo ha una sagoma molto caratteristica grazie al corpo robusto, che fa sembrare le ali relativamente piccole in proporzione.Sebbene non sia territoriale al di fuori del periodo riproduttivo, rispetto agli altri uccelli di pari taglia (conspecifici e non) il frosone si pone in atteggiamento dominante, reclamando per sé i migliori posatoi per la notte e l'accesso alle fonti di cibo e acqua anche in maniera aggressiva.

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Il verso è uno "zic" metallico, ripetuto a intervalli regolari e più forte quando l'animale è in volo: il frosone può emettere anche un corto pigolio mentre si muove fra la vegetazione, oppure dei versi sibilanti quando eccitato o spaventato. Il canto vero è proprio è molto simile a verso base è può essere udito principalmente fra febbraio ed i primi del mese di giugno, sebbene sia possibile di tanto in tanto udire esemplari isolati cantare fuori epoca: il canto è una prerogativa dei maschi, sebbene anche le femmine siano in grado di cantare.

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Stile di vita
Comportamento stagionale
Il richiamo dell'uccello

Dieta e nutrizione

Il frosone è un uccello principalmente granivoro, che si nutre di semi, riuscendo ad aver ragione anche di quelli più duri grazie al forte becco ed alla poderosa muscolatura che ad esso si associa, e che permette a questo animale di sprigionare una carica di 30/50 kg, riuscendo ad aprire in tal modo anche noccioli molto duri come quelli delle ciliegie e degli spaccasassi, che sono fra i suoi cibi preferiti. Pare verosimile che la forza sprigionata dal becco del frosone sia addirittura superiore ai 50 kg, in quanto questi uccelli riescono a spaccare anche i noccioli d'oliva, azione per compiere la quale è necessaria una pressione compresa fra i 53 e gli 80 kg.

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Altri alimenti molto comuni del frosone sono i pinoli, i frutti del sorbo degli uccellatori e le gemme e infiorescenze di faggio: questo uccello si nutre anche gemme fresche, bacche e frutta, mentre è raro che scenda al suolo per cercare semi e granaglie. Durante i mesi primaverili si nutre anche di larve, bruchi ed insetti, che è in grado di catturare in volo. In generale, la dieta del frosone è molto varia e dipende soprattutto dalla stagione di maturazione delle infruttescenze degli alberi della zona in cui questo animale vive: pertanto nei mesi estivi questi uccelli si nutrono soprattutto dei frutti e dei semi di piante quali olmo, carpine, acero e faggio, mentre a partire dall'inizio della stagione fredda ripiegano sui frutti di rosa, rosa canina e biancospino, per poi sostentarsi con ghiande e frutti di tasso durante l'inverno.

In corrispondenza delle fonti di cibo tendono a formarsi, soprattutto durante i mesi freddi quando esso viene a scarseggiare, piccoli gruppi di uccelli, che si tollerano a vicenda senza problemi.

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Abitudini di accoppiamento

Il periodo riproduttivo comincia verso gli inizi del mese di aprile: generalmente i frosoni portano avanti un'unica covata l'anno, ma nei luoghi e negli anni dove la stagione calda si protrae particolarmente a lungo (oppure qualora la prima covata vada perduta) essi possono portare avanti due covate.Durante la stagione degli amori i frosoni tendono a mostrare una territorialità piuttosto marcata, che segue due direttrici: una prima, consistente nella nidificazione in piccole colonie nell'ambito delle quali ciascuna coppia difende un piccolo areale attorno al proprio nido e tutte insieme si occupano della difesa dei nidi da eventuali intrusi o minacce, ed una seconda consistente in coppie che nidificano singolarmente e difendono areali anche piuttosto vasti, che possono arrivare a comprendere anche l'intero bosco nel quale il nido è ubicato.

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Durante il corteggiamento, il maschio segue insistentemente la femmina con andamento zigzagante: generalmente la femmina reagisce in maniera ostile alle attenzioni del maschio, ma dopo un certo periodo di diffidenza comincia a mostrare interesse, cessando di fuggire e soffermandosi ad osservare l'aspirante partner. Esso si posiziona a questo punto con le ali leggermente spiegate ed abbassate fino a toccare il suolo, tenendo la coda aperta. Di concerto, la femmina tiene le penne il più possibile attaccate al corpo, per poi allontanarsi saltellando o volando poco lontano, col maschio che abbandona la propria posizione per seguirla: a questo punto, esso abbassa la testa verso il petto e compie una sorta di inchino, per permettere alla femmina di osservare la banda nucale grigia, per poi avvicinarsi ad essa camminando ad ali spiegate. Se la femmina acconsente all'accoppiamento, tiene il becco leggermente aperto e consente al maschio di toccarlo, mimando l'offerta di cibo.

La costruzione del nido avviene fra la fine di aprile ed i primi di maggio: il maschio passa alcune settimane a cercare il luogo migliore dove ubicarlo ed a visitare ripetutamente i luoghi ritenuti adatti ad iniziare la costruzione, la quale è però appannaggio esclusivo della femmina, col maschio che partecipa unicamente alla collocazione delle sue prime strutture. I materiali principalmente utilizzati per costruire il nido sono steli d'erba, rametti, licheni, che vengono posizionati ed intrecciati a formare una coppa che viene foderata internamente con del pelo. Esso viene collocato a un'altezza variabile, che però è generalmente compresa fra i 7 ed i 20 metri ed è difficilmente inferiore ai 3 metri, e per la sua ubicazione vengono generalmente preferiti i grandi alberi, ma possono essere trovati nidi di frosone anche in arbusti molto frondosi.

All'interno del nido viene deposto un numero di uova che varia fra le 4 e le 7, con una media di 5 (mentre covate naturalmente inferiori alle 4 uova sono molto poco frequenti): esse misurano generalmente fra i 20 e i 28 mm di lunghezza e fra i 16 e i 18 mm di larghezza ed hanno una colorazione estremamente variabile, che va dall'azzurro-verdastro al grigio, con presenza di maculature scure.L'incubazione dura circa 12 giorni ed è portata avanti unicamente dalla femmina, col maschio incaricato di procurarle il sostentamento: i pulli sono ricoperti da abbondante piumino bianco e possiedono bocca e lingua di colore rosa, con la parte anteriore del palato di un brillante rosso purpureo con escrescenze biancastre. Essi vengono nutriti da ambedue i genitori con insetti e larve e sono in grado d'involarsi attorno ai 10-12 giorni d'età, sebbene i genitori continuino a prendersi cura di essi per almeno altre due settimane.

Un frosone può vivere fino a 5 anni: è tuttavia piuttosto raro che questi uccelli riescano a vivere per più di una stagione riproduttiva.

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Popolazione

Riferimenti

1. Frosone comune articolo su Wikipedia - https://it.wikipedia.org/wiki/Coccothraustes_coccothraustes
2. Frosone comune sul sito della Lista Rossa IUCN - https://www.iucnredlist.org/species/22720681/111132393
3. Xeno-canto canto degli uccelli - https://xeno-canto.org/707665

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