Capovaccaio
Regno
Phylum
Classe
Famiglia
Sottofamiglia
SPECIE
Neophron percnopterus
Dimensione della popolazione
20-61 Thou
Durata
30-37 years
Massima velocità
55
34
km/hmph
km/h mph 
Peso
1.5-2
3.3-4.4
kglbs
kg lbs 
Lunghezza
58-70
22.8-27.6
cminch
cm inch 
Apertura alare
2
6
mft
m ft 

Il capovaccaio (Neophron percnopterus Linnaeus, 1758) è l'unica specie del genere Neophron Savigny, 1809, è un piccolo avvoltoio del Vecchio Mondo. Occupa un'area molto vasta dall'Europa sud-occidentale e dall'Africa settentrionale fino all'India. La colorazione contrastante del sottoala e la coda a forma di cuneo lo rendono inconfondibile in volo o quando si lascia sollevare dalle correnti termiche nei momenti più caldi del giorno. Si nutre soprattutto di carogne, ma è opportunista e può anche catturare piccoli mammiferi, uccelli e rettili.

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Mangia inoltre le uova di altri uccelli, e rompe le più grosse scagliando loro addosso grandi ciottoli. Utilizza anche rametti per arrotolare ciuffi di lana usati per la costruzione del nido, rappresentando così l'esempio di impiego degli utensili, raro negli uccelli. I capovaccai che nidificano nelle regioni temperate migrano a sud in inverno, mentre le popolazioni tropicali sono relativamente sedentarie. Il numero di esemplari è diminuito nel corso del XX secolo, e alcune popolazioni insulari sono minacciate dalla caccia, dagli avvelenamenti accidentali e dalla collisione con i cavi elettrici.

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Aspetto

Il piumaggio dell'adulto è bianco, le ali presentano penne remiganti nere. Il piumaggio degli esemplari selvatici generalmente è sporcato da una patina color ruggine o marrone, dovuta al fango o al terreno ricco di minerali ferrosi. Gli esemplari in cattività che non hanno accesso al suolo hanno un piumaggio bianco candido.

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Il becco è sottile e lungo, e la punta della mascella superiore è uncinata. Le narici sono due fessure orizzontali allungate. Le piume del collo sono lunghe e formano un pennacchio. Le ali sono appuntite, con la terza primaria più lunga; la coda ha forma di cuneo. Le zampe sono rosa negli adulti e grigie nei giovani. Gli artigli sono lunghi e diritti, e il terzo e quarto dito sono leggermente palmati alla base.

Il becco è nero nella sottospecie nominale, di colore chiaro o giallastro negli adulti della sottospecie indiana N. p. ginginianus. Rasmussen e Anderton (2005) ipotizzano che questa variazione vada ulteriormente indagata, in particolare a causa del becco dalla colorazione intermedia con la punta nera riscontrato nella presunta sottospecie N. p. rubripersonatus. La zona di pelle facciale glabra che si estende fino alla gola è gialla. I sessi hanno piumaggio identico, ma i maschi in età riproduttiva hanno la pelle facciale di un colore arancio più intenso. In media le femmine sono leggermente più grandi dei maschi e più pesanti del 10-15%. Gli esemplari giovani sono ricoperti da un piumaggio nerastro o marrone cioccolato con macchie bianche e nere. Il piumaggio adulto viene indossato dopo circa cinque anni.

I capovaccai adulti misurano 47–65 cm dalla punta del becco all'estremità delle penne della coda. Nel più piccolo N. p. ginginianus i maschi misurano circa 47–52 cm e le femmine 52-55,5 cm. L'apertura alare è pari a circa 2,7 volte la lunghezza del corpo. Gli esemplari della Spagna pesano circa 1,9 kg, mentre i rappresentanti della sottospecie N. p. majorensis costituiscono un caso di gigantismo insulare e pesano in media 2,4 kg.

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Distribuzione

Geografia

Il capovaccaio è presente in gran parte del Vecchio Mondo, e il suo areale di nidificazione comprende Europa meridionale, Africa settentrionale e Asia occidentale e meridionale. Raramente alcuni esemplari vaganti si spingono fino allo Sri Lanka. Vive prevalentemente nelle pianure aride e sulle colline poco elevate. Sull'Himalaya in estate può spingersi fino a circa 2000 m di quota.

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Le popolazioni europee migrano in Africa in inverno. Esemplari vaganti possono spingersi verso sud fino al Sudafrica, ma fino al 1923 questa specie era solita nidificare nella regione del Transkei. Nidifica soprattutto su falesie rocciose, ma talvolta costruisce il nido anche su davanzali di alti edifici e su grossi alberi.

Come molti altri grandi migratori che volano a quote elevate, evitano spostamenti troppo lunghi sopra la superficie del mare. Gli esemplari italiani effettuano il passaggio dalla Sicilia alla Tunisia compiendo brevi spostamenti attraverso le isole di Marettimo e Pantelleria. Quelli che migrano attraverso la penisola iberica raggiungono l'Africa sorvolando lo stretto di Gibilterra, mentre altri ancora sorvolano il Levante.

Talvolta durante le migrazioni possono coprire 500 km in un solo giorno fino a raggiungere i confini meridionali del Sahara, distanti 3500–5500 km dalla loro dimora estiva. Gli esemplari giovani che non ancora in età riproduttiva possono svernare nelle praterie e nelle regioni semidesertiche del Sahel.

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Capovaccaio mappa dell'habitat
Capovaccaio mappa dell'habitat
Capovaccaio
Public Domain Dedication (CC0)

Abitudini e stile di vita

Il capovaccaio viene avvistato generalmente da solo o in coppia mentre si lascia sollevare dalle correnti ascensionali assieme ad altri necrofagi e rapaci, o mentre sta appollaiato sul terreno o sulla sommità di un edificio. Sul terreno si sposta con un'andatura ondeggiante. Si nutre di una vasta gamma di alimenti, compresi escrementi di mammiferi (anche quelli umani), gli insetti attratti da essi, carogne, sostanze vegetali e, talvolta, piccoli animali. Quando si unisce ad altre specie di avvoltoi attorno alla carcassa di un animale, tende a rimanere nei dintorni e aspetta che le specie più grandi lascino il campo libero. I conigli selvatici (Oryctolagus cuniculus) costituiscono una parte significativa della dieta dei capovaccai spagnoli. Gli studi suggeriscono che consumino feci di ungulati per ricavare carotenoidi, i pigmenti responsabili della colorazione gialla e arancio brillante della pelle facciale. La capacità di assimilare pigmenti carotenoidi può servire come segnale affidabile di fitness.

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I capovaccai sono prevalentemente silenziosi, ma possono emettere acuti miagolii o sibili quando sono nel nido, e rumori gracchianti mentre si contendono una carogna. Gli esemplari giovani sono stati uditi fare una sorta di gracidio sibilante in volo. Emettono inoltre sibili o ringhi quando sono minacciati o irritati.

Trascorrono la notte in dormitori comunitari su grossi alberi, edifici o falesie. I siti vengono scelti generalmente nei pressi di discariche o di altre aree di foraggiamento. In Spagna i dormitori estivi sono occupati prevalentemente da esemplari immaturi. Quando decidono di stabilire il dormitorio su un albero, tendono a prediligere grandi pini morti. Il numero di adulti presso un dormitorio cresce verso giugno. Si ritiene che gli adulti riproduttori possano trovare cibo con maggior efficienza unendosi alla colonia e seguendo i consimili verso aree di foraggiamento migliori. Gli adulti riproduttori che hanno perso la covata possono congiungersi in giugno agli uccelli immaturi del dormitorio.

La riproduzione ha luogo in primavera. Agli inizi della stagione riproduttiva le coppie effettuano parate aeree che comprendono una giostra di rapide picchiate seguite da repentine risalite. Sono monogami, il legame di coppia può essere mantenuto per più di una stagione riproduttiva e lo stesso nido può essere riutilizzato ogni anno. Il nido è una rudimentale piattaforma di ramoscelli imbottita con materiali morbidi e situata sul fianco di una falesia, un edificio o la biforcazione di un grosso albero. Possono essere riadattati all'uso anche vecchi nidi di aquila. Nidi posti sul terreno sono rari, ma sono stati registrati nelle sottospecie N. p. ginginianus e N. p. majorensis. Sono stati registrati anche accoppiamenti extraconiugali con uccelli che nidificano nelle vicinanze, e forse è proprio per questo che i maschi adulti restano vicini alla femmina prima e durante la deposizione delle uova. Talvolta una femmina può associarsi a due maschi e tutti e tre gli esemplari collaborano all'allevamento della covata.

La covata tipica è composta generalmente da due uova che vengono covate a turno da entrambi i genitori. Le uova sono color rosso mattone con l'estremità maggiore fittamente punteggiata da macchioline rosse, marroni e nere.

I genitori iniziano l'incubazione poco dopo la deposizione del primo uovo, e la schiusa delle uova è asincrona. Il primo si schiude dopo circa 42 giorni. Il secondo pulcino può schiudersi tre-cinque giorni dopo, e più aumenta il divario tra i due nidiacei, più è probabile che il secondo nato muoia di fame. Sulle falesie in cui i nidi sono situati uno vicino all'altro, è noto che i giovani uccelli si arrampichino fino a raggiungere i nidi vicini per elemosinare del cibo. Nella popolazione spagnola i giovani si involano e lasciano il nido dopo 90-110 giorni. Anche se in grado di volare, i giovani continuano a dipendere dai genitori per almeno un mese. Non appena hanno imparato a procurarsi il cibo da soli, volano lontano dal territorio dei genitori; giovani capovaccai sono stati rinvenuti a 500 km di distanza dal nido natio.

Gli esemplari europei di un anno di età migrano in Africa e rimangono là per almeno un anno. Un individuo nato in Francia rimase in Africa per tre anni prima di migrare verso nord in primavera. Tornati nelle aree di nidificazione, i giovani si spostano in lungo e in largo alla ricerca di buoni territori di foraggiamento e di un partner. Il piumaggio degli adulti viene indossato a partire dal quarto o quinto anno.

I capovaccai possono vivere fino a 37 anni in cattività e almeno 21 anni in natura. La probabilità di sopravvivenza in natura varia con l'età, aumentando fino all'età di 2 anni per poi scendere passati i 5. Gli uccelli più anziani hanno una probabilità di sopravvivenza annuale che varia dallo 0,75 per i non riproduttori allo 0,83 per i riproduttori.

Gli adulti in salute non hanno molti predatori, ma le attività umane possono costituire gravi minacce. Collisioni con linee elettriche, caccia, avvelenamenti intenzionali, accumulo di piombo in seguito all'ingestione dei pallini da caccia presenti nelle carcasse e accumulo di pesticidi mietono molte vittime. I nidiacei possono cadere preda di aquile reali, gufi reali e volpi rosse. Solo raramente gli adulti cercano di scacciare i predatori.

I giovani caduti dalle falesie possono essere predati da sciacalli, volpi e lupi. Come tutti gli uccelli, anch'essi sono ospiti di pidocchi degli uccelli ectoparassiti, come Aegypoecus perspicuus, nonché di organismi che vivono al loro interno come i micoplasmi.

Gli esemplari appartenenti alla sottospecie nominale, in particolare quelli presenti in Africa, sono noti per l'utilizzo di pietre come utensili. Quando un capovaccaio individua un uovo di grandi dimensioni, come quello di uno struzzo o di un'otarda, si avvicina ad esso con un grosso ciottolo nel becco e lancia il sasso facendo oscillare il collo sopra l'uovo. L'operazione viene ripetuta fino a quando l'uovo non si rompe.

Per tale scopo prediligono ciottoli arrotondatiQ questo comportamento, riportato per la prima volta da Jane Goodall nel 1966, non è mai stato registrato in N. p. ginginianus. Test effettuati sia su esemplari allevati in cattività che suquellii selvatici suggeriscono che taleabilitào sia innaao, non appreaoda altri uccelli, e viene mesao in atto ogni qualvolta gli uccelli associano uova al cibo e hanno a disposizione ciottole. UI Bulgaria cèlstato osservato 'utilizzo di un bastoncino per arrotolare ciuffi di lana usati per foderare il nido.

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Comportamento stagionale

Dieta e nutrizione

Abitudini di accoppiamento

COMPORTAMENTO DI ACCOPPIAMENTO

Popolazione

Riferimenti

1. Capovaccaio articolo su Wikipedia - https://it.wikipedia.org/wiki/Neophron_percnopterus
2. Capovaccaio sul sito della Lista Rossa IUCN - http://www.iucnredlist.org/details/22695180/0

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