Ghiandaia
Regno
Phylum
Classe
Ordine
Famiglia
Genere
SPECIE
Garrulus glandarius
Dimensione della popolazione
33-65.1 Mlnlnn
Durata
3-17 years
Peso
150-190
5.3-6.7
goz
g oz 
Lunghezza
32-36
12.6-14.2
cminch
cm inch 
Apertura alare
55
22
cminch
cm inch 

La ghiandaia (Garrulus glandarius (Linnaeus, 1758)) è un uccello passeriforme appartenente alla famiglia dei Corvidae.

Aspetto

Misura 32-37 cm di lunghezza, per 129-197 g di peso e un'apertura alare di 52-58 cm.

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Si tratta di uccelli dall'aspetto robusto, muniti di grossa testa squadrata e allungata con becco forte e conico e penne del vertice erettili che formano una cresta che l'animale alza in caso di eccitazione o interesse: le zampe sono forti, le ali arrotondate e digitate e la coda è piuttosto lunga (poco meno della metà del totale) e presenta estremità cuneiforme.

Il piumaggio è inconfondibile: l'area attorno alle narici, la gola, l'area attorno agli occhi ed il sottocoda sono di colore bianco puro, mentre fronte e vertice presentano penne bianche dalla punta nera. Ai lati del becco è presente un largo mustacchio nero che curva verso il basso fino al margine superiore del collo. Nere sono anche le remiganti secondarie e quelle primarie (queste ultime solo nel terzo distale e alla base, essendo per il resto bianco-argentee) e la coda (anche questa bianca alla base). Le copritrici presentano un distintivo colore azzurro acceso, inframezzato da bande orizzontali nere orlate di bluastro, unico fra gli uccelli europei, che rende la ghiandaia inconfondibile anche in volo, assieme alle larghe bande alari bianche e nere. Il resto della livrea si presenta invece di colore grigio-beige con sfumature rosate, particolarmente evidenti su nuca e petto, mentre il ventre tende ad essere lievemente più chiaro e dorso e ali mostrano invece maggiore tendenza al grigiastro.La livrea dei due sessi è simile, mentre sussistono variazioni anche consistenti a livello regionale: alcune popolazioni presentano occhi scuri anziché chiari, oppure testa interamente bianca, mentre in altre il bianco cefalico è assente, così come variabili sono la presenza e l'estensione delle bande bianche alari e l'intensità della sfumatura rossiccia del piumaggio.

Le zampe sono di colore grigio-nerastro, il becco è nero e gli occhi sono di un caratteristico colore grigio-azzurro.

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Distribuzione

Geografia

La ghiandaia occupa un vasto areale paleartico, che comprende gran parte dell'Europa (comprese le Isole Britanniche, mentre la specie è assente dal sud-ovest della penisola iberica, dall'Islanda e dalle porzioni centrali e settentrionali della penisola scandinava), i monti dell'Atlante in Nordafrica, la penisola anatolica, il Caucaso, il Levante, la Mesopotamia e le coste meridionali del Mar Caspio, e si estende ad est attraverso l'Asia centrale e la Siberia fino alla Manciuria (compresa l'isola di Sakhalin) e al Giappone, andando a sud (sebbene con areale disgiunto) fino all'Indocina (Birmania e coste settentrionali del golfo del Siam) e alle pendici meridionali dell'Himalaya.In Italia la ghiandaia è diffusa in tutto il territorio nazionale, comprese le isole maggiori: nello Stivale e in Sicilia è presente la sottospecie albipectus, mentre in Sardegna abita l'endemica sottospecie ichnusae.

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L'habitat di questi uccelli è rappresentato dalle foreste cedue e miste, con predilezione per le aree boschive a prevalenza di querce e carpini: la ghiandaia si rivela tuttavia un uccello molto adattabile, che abita senza grossi problemi anche la taiga, le pinete e la macchia mediterranea. Questi uccelli, inoltre, sebbene tendano a rimanere piuttosto schivi, non risentono eccessivamente della presenza umana, colonizzando i giardini, i parchi e le aree alberate suburbane, non di rado beneficiando della presenza di acqua e cibo (sotto forma di granaglie reperibili nelle mangiatoie per uccelli di piccola taglia).

Sebbene sia un uccello tendenzialmente stanziale, la ghiandaia è un ottimo volatore, e soprattutto le popolazioni delle aree più fredde tendono a migrare verso climi più miti (o a quota più bassa, se si tratta di popolazioni montane) per sfuggire ai rigori invernali, seguendo pattern irregolari.

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Ghiandaia mappa dell'habitat
Ghiandaia mappa dell'habitat
Ghiandaia
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Abitudini e stile di vita

La ghiandaia è un uccello che vive generalmente a coppie, ma che può essere talvolta osservato anche in gruppetti, i quali si dimostrano tuttavia molto fluidi e facilmente tendenti allo sparpagliamento e alla dispersione dei singoli esemplari.Questi uccelli, dalle abitudini di vita essenzialmente diurne, si muovono indifferentemente fra i vari strati delle aree boschive, passando al suolo il tempo impiegato per la ricerca del cibo, fra i cespugli e il sottobosco i periodi di riposo o di osservazione dei dintorni e fra i rami degli alberi i momenti di fuga dai predatori o le ore notturne.Non di rado, le ghiandaie possono essere osservate mentre si fanno pulire il piumaggio dalle formiche rosse mediante la tecnica del "bagno di formiche".

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Il richiamo delle ghiandaie è inconfondibile: aspro e stridente, viene emesso molto frequentemente, e può essere udito soprattutto durante i mesi caldi. La ghiandaia è in grado inoltre di imitare i suoni percepiti nell'ambiente circostante, dal canto degli uccelli (compresi i richiami dei propri potenziali predatori, fra cui l'allocco) alla voce umana.

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Comportamento stagionale
Il richiamo dell'uccello

Dieta e nutrizione

La ghiandaia è un uccello tendenzialmente onnivoro: la porzione carnivoro/insettivora della dieta di questi animali, preponderante durante la stagione riproduttiva (quando il fabbisogno energetico risulta aumentato dalle attività di corteggiamento e allevamento della prole) comprende grossi insetti e larve (particolarmente importante è la funzione di pesticida naturale che questo uccello svolge nelle pinete a pino nero, dove tiene a bada la processionaria), piccoli mammiferi (roditori, pipistrelli e topiragni) e rettili (lucertole, gechi e financo piccoli serpenti), nidiacei e uova di piccoli uccelli reperiti nei nidi. Il nome comune e quello scientifico di questa specie rivelano, tuttavia, le sue preferenze alimentari. Le ghiande costituiscono infatti più della metà della dieta di questo animale e rappresentano la parte più importante del suo sostentamento durante la stagione invernale: la porzione vegetale dell'alimentazione della ghiandaia comprende inoltre faggiole, castagne, noci, nocciole, granaglie, bacche (soprattutto more e sorbi) e frutti (in particolar modo mele e fichi).

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La ghiandaia è nota per essere molto attiva nello stipare il cibo in eccesso (soprattutto ghiande) in numerosi nascondigli posizionati nei ceppi, sotto la corteccia degli alberi o al suolo, in un ampio raggio (fino a 20 km di distanza dal sito di raccolta) del suo territorio, badando bene di non essere osservata da altri esemplari durante tale operazione: tali provviste vengono accumulate durante tutto l'anno, con picchi verso la fine dell'estate, allo scopo di far fronte agli eventuali rigori dell'inverno con scorte di cibo adeguate.Il fatto che un singolo esemplare possa seppellire circa un migliaio di ghiande l'anno ha fatto sì che prima dell'intervento umano le ghiandaie siano state il principale vettore d'espansione della farnia e del leccio, in particolar modo la rapida espansione di queste specie verso nord subito dopo la fine dell'ultima era glaciale sembrerebbe in massima parte attribuibile alla dispersione da parte di questi uccelli.

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Abitudini di accoppiamento

COMPORTAMENTO DI ACCOPPIAMENTO

La ghiandaia è un uccello rigidamente monogamo, nel quale le coppie tendono a rimanere insieme per molti anni.

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La stagione riproduttiva comincia verso la metà di aprile, una decina di giorni prima nel sud dell'areale (anche se nel Levante le prime deposizioni avvengono già in febbraio) e un paio di settimane più tardi nel nord dello stesso: ambedue i sessi collaborano in tutte le fasi dell'evento riproduttivo. Il maschio corteggia la femmina emettendo un canto rauco e sgraziato e facendole offerte di cibo. Le piume di Garrulus Glandarius riflettono la luce UV, pertanto le manifestazioni di corteggiamento risultano più appariscenti agli individui di questa specie rispetto a quanto possibile osservare dall'essere umano.

Il nido, a forma di coppa appiattita, viene costruito fra i rami degli alberi o dei cespugli più alti (sebbene in genere non molto al di sopra dei due metri di quota) da ambedue i sessi intrecciando rametti, sterpi, fili d'erba e pagliuzze per la parte esterna e foderando l'interno con materiale più soffice, ma sempre di origine vegetale, come radichette e muschio.All'interno del nido la femmina depone 4-7 uova di colore azzurro-grigiastro con rada picchiettatura di colore marrone-rossiccio, non di rado con screziature più evidenti verso il polo ottuso: le uova vengono covate da ambedue i genitori (che si alternano nell'incubazione) per circa 16-19 giorni, al termine dei quali schiudono pulli ciechi ed implumi.

I nidiacei vengono accuditi e imbeccati da ambedue i genitori: 19-23 giorni dopo la schiusa, essi cominciano a tentare l'involo, e dopo circa un'ulteriore decina di giorni tendono ad allontanarsi dal nido natio.

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Popolazione

Riferimenti

1. Ghiandaia articolo su Wikipedia - https://it.wikipedia.org/wiki/Garrulus_glandarius
2. Ghiandaia sul sito della Lista Rossa IUCN - https://www.iucnredlist.org/species/103723684/118779004
3. Xeno-canto canto degli uccelli - https://xeno-canto.org/707403

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