Iena ridens, Iena maculata
La iena macchiata (Crocuta crocuta, Erxleben, 1777), nota anche come iena ridens o iena maculata, è una iena indigena dell'Africa subsahariana. È classificata dall'IUCN tra le specie a rischio minimo, dato che ha un vastissimo areale e una popolazione stimata tra i 27.000 e i 47.000 esemplari. Nonostante ciò, la specie è in declino nelle zone non protette a causa del bracconaggio e della distruzione dell'habitat.
È la iena odierna dalle dimensioni maggiori. Si distingue dalle altre specie per i tratti vagamente orsini, orecchie arrotondate, criniera poco fitta, pelo macchiato, dentatura a doppio scopo e la presenza di uno pseudo-pene nella femmina. È l'unica specie rimasta del genere Crocuta, il quale durante il Pleistocene contava alcune forme che vivevano in Eurasia, sebbene lo stato tassonomico di tali popolazioni (tra cui le iene delle caverne occidentali ed orientali) sia tuttora dibattuto: certi studiosi le considerano sottospecie di iena macchiata e altri specie a sé stanti.
La iena macchiata è il membro dell'ordine Carnivora più sociale, avendo i gruppi più numerosi e i comportamenti sociali più complessi. La sua organizzazione sociale mostra più somiglianze con quella dei primati cercopitecidi (babbuini e macachi) che degli altri carnivori nel numero di membri, struttura gerarchica e frequenza di incontri sia tra parenti sia tra gli esemplari non imparentati. Il sistema sociale della iena macchiata però è più competitivo che cooperativo: l'accesso al cibo, l'opportunità d'accoppiarsi e il tempo dopo il quale i maschi lasciano il gruppo dipendono dall'abilità di dominare gli altri. Le femmine curano solo i propri cuccioli, e i maschi non mostrano alcun interesse paterno. La società è matriarcale: le femmine sono più grosse dei maschi e li dominano.
È un animale di grande successo, essendo il carnivoro di taglia grossa più comune dell'Africa. Ciò deriva sia dall'adattabilità sia dall'opportunismo; è prevalentemente cacciatrice, ma si nutre anche di carogne, capace di digerire pelle, ossa e altro. In termini funzionali, è il carnivoro che trae il maggior nutrimento possibile da una carcassa. Ha grande flessibilità nei comportamenti venatori e alimentari in confronto ad altri carnivori africani; caccia sia da sola che in gruppo. Durante la caccia le iene macchiate s'infiltrano nelle mandrie allo scopo di selezionare un individuo da attaccare, dopodiché lo inseguono per lunghe distanze, alla velocità fino a 60 km/h.
La specie ha una reputazione negativa sia nella cultura occidentale sia nel folklore africano. Nella prima viene considerata come una bestia brutta e codarda, nel secondo è vista come una creatura avara, golosa e stupida, ma allo stesso tempo possente e pericolosa. La percezione occidentale della iena trae origine per lo più dalle scritture di Aristotele e Plinio il Vecchio, benché essi non la raffigurassero in termini necessariamente moralistici. Giudizi esplicitamente negativi furono espressi nel Fisiologo, dove venne raffigurata come un'ermafrodita tombarola. Il ramo dell'IUCN dedicato alla preservazione delle iene identifica questi pregiudizi come dannosi alla sopravvivenza della specie.
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Animali pericolosiÈ un animale grande e robusto, con una pelliccia color sabbia, rossiccio o grigio-brunastro con chiazze nerastre o marrone scure sul dorso, i fianchi, il posteriore e gli arti. Queste macchie possono scolorirsi con l'età. Gli arti anteriori sono più lunghi di quelli posteriori, cosicché il posteriore si inclina fino alla base della coda. Il collo è lungo e robusto e contribuisce ai movimenti laceranti delle mandibole. La testa è grande, rotonda e possente, con un muso breve. Le orecchie, a differenza di quelle delle altre iene, sono rotonde. La pelliccia è corta, ispida e lanosa, composta da un sottopelo lungo 1.5-2 cm e peli di guardia lunghi 3-4 cm. La iena macchiata dispone d'una criniera lungo il collo che, diversamente da altre iene, non si estende lungo la schiena. La coda è corta, composta da 24 cm di appendice ossuta e 12 cm di pelo nero folto. Gli esemplari adulti misurano 130 cm di lunghezza e 75 cm di altezza alla spalla. Nel Serengeti i maschi pesano solitamente 45 kg e le femmine 55 kg, mentre si segnalano esemplari che superano i 70 kg nell'Africa meridionale.
Il cranio della iena macchiata differisce da quella della iena striata per le dimensioni maggiori e la cresta sagittale più sottile. Il cranio è fra i più robusti dell'ordine carnivora. La dentizione è più versatile di quella delle altre iene odierne: comprende i terzi premolari superiori ed inferiori stritolanti, un quarto premolare inferiore conico immobilizzante e carnassiali taglienti situati dietro i premolari. Questo posizionamento permette di frantumare ossa con i premolari senza consumare i carnassiali. La iena macchiata è capace di sviluppare una pressione di morso estremamente elevata, necessario adattamento ad una dieta ossifraga: può infatti esercitare una potenza fino a 1 100 psi, pari a circa 4 900 N.
Le ghiandole odorifere, situate su ambo lati dell'ano, secernono fluidi in una sacca situata tra la coda e l'ano. Durante il marcamento del territorio la sacca viene rovesciata e i fluidi vengono depositati su cespugli o erba in una postura accovacciata. L'odore è molto forte, paragonabile al sapone bollito, percepibile dall'uomo a distanza di parecchi metri se sottovento.
La iena macchiata abita i semi-deserti, le savane, le boscaglie aperte e le foreste montane a 4.000 metri d'altitudine. Si trova solo raramente presso le foreste pluviali e le zone costiere. Nel deserto del Namib la iena si trova presso i fiumi stagionali, il pro-Namib subdesertico e la platea dell'entroterra. In ambienti ideali le popolazioni di iena macchiata superano quelli degli altri grandi carnivori, incluse le altre specie di iene. La iena bruna e quella striata però tendono a prosperare nei deserti meglio della specie macchiata.
La iena macchiata era storicamente comune nell'Africa subsahariana, sebbene oggi il suo areale sia frammentato in molteplici zone, soprattutto nell'Africa occidentale, dove le sue popolazioni si concentrano in aree protette e i loro dintorni. Una distribuzione continua ingloba gran parte d'Etiopia, Kenya, Tanzania, Botswana, Namibia e le zone lowveld del Transvaal di Sudafrica.
La tabella è basata, se non altrimenti indicato, sul piano d'azione per la conservazione delle iene pubblicato nel 1998 dal ramo dell'IUCN dedicato alla preservazione delle iene:
Sebbene abbia la reputazione di spazzino, molteplici studi dimostrano che la iena macchiata è un predatore attivo che uccide la maggior parte delle prede. Tale malinteso è dovuto al fatto che le iene, essendo principalmente notturne, sono difficili da osservare mentre cacciano.
La iena caccia sia da sola che in gruppo, rintracciando le prede attraverso la vista e l'olfatto. La tecnica di caccia cooperativa più comune, sia per gli ungulati che per prede più insolite come i fenicotteri, è per una iena di caricare i bersagli e costringerli alla fuga, dando così alle altre iene l'opportunità di identificare gli esemplari più vulnerabili. Sebbene la maggior parte delle prede predilette delle iene siano più veloci di loro, spesso mancano di correre alla massima velocità poiché ignare della resistenza delle iene nella corsa, e perciò finiscono per sfinirsi dopo 1.5-5 chilometri. La caccia si conclude quando le iene raggiungono il bersaglio, afferrandolo per gli arti posteriori, i fianchi o la coda, per poi sventrarlo.
Contrariamente ad altri predatori sociali come i licaoni, che dividono la carcassa amichevolmente, le iene macchiate competono fra di loro per consumare il più possibile della carcassa. Una iena macchiata può consumare ⅓ del suo peso corporeo in un solo pasto, e un branco di 20 iene può completamente consumare una zebra adulta in un quarto d'ora.
La iena macchiata è il membro più carnivoro della sua famiglia, raramente nutrendosi di frutti o vegetali. Si ciba soprattutto di ungulati, inclusi le antilopi di qualsiasi taglia, i bufali neri e altri erbivori come le zebre, i facoceri ed esemplari giovani di giraffa, ippopotamo e rinoceronte. Non è però schizzinosa, e si ciba di qualsiasi animale disponibile incluse molteplici specie di mammifero, uccello, pesce e rettile. Non disdegna neppure le carogne o i rifiuti umani. In contrasto con molti altri mammiferi carnivori, che consumano solo il 60% d'una carcassa, la iena macchiata è una consumatrice molto efficiente essendo capace di stritolare e digerire le ossa più grandi, scartando solo le corna, gli zoccoli e i contenuti dello stomaco. Qualsiasi materia inorganica viene espulsa con le feci, che consistono di una polvere bianca ricoperta di peli.
La iena macchiata non ha una stagione degli amori fissa, sebbene sia possibile notare un incremento delle nascite durante la stagione delle piogge. Le femmine sono poliestre, con un estro lungo due settimane. Come molti feliformi, la iena macchiata è promiscua, pertanto i membri di ambedue i sessi si accoppiano con molteplici compagni lungo gli anni. L'accoppiamento è breve e si svolge soprattutto di notte. L'accoppiamento è complicato, siccome il pene del maschio deve entrare nell'apparato riproduttivo della femmina attraverso lo pseudo-pene di questa, anziché direttamente attraverso la vagina, che è bloccata dallo pseudoscroto.
La gravidanza solitamente dura 110 giorni. Il parto avviene attraverso lo pseudo-pene, che si strappa per consentire l'uscita del cucciolo. Una cucciolata solitamente contiene due piccoli, sebbene si segnalano cuccioli singoli o gemelli trigemini. I cuccioli nascono con gli occhi aperti e i denti già cresciuti, e si battono immediatamente dopo la nascita per stabilire le gerarchie. Il cucciolo vincitore è quindi avvantaggiato nel poter scegliere le mammelle più abbondanti, e la morte d'un fratello permette al vincitore di nutrirsi e crescere senza concorrenza. Poiché la riproduzione non è un privilegio della femmina dominante, tutte le femmine del clan possono produrre cuccioli i quali vengono allevati in una tana comune, che può contenere fino a 30 piccoli di età variabile. Le femmine tendono a nutrire i propri cuccioli, respingendo quelli che non appartengono loro. I cuccioli vengono allattati per un periodo prolungato, non venendo svezzati fino all'età di 14-18 mesi. Le iene macchiate dimostrano comportamenti adulti molto presto nella vita; i cuccioli sono stati osservati ad annusarsi e marcare la tana a un solo mese di vita. Essi cominciano a perdere il mantello nero e sviluppare la pelliccia macchiata dopo 2-3 mesi, esibendo comportamenti di caccia a otto mesi e unendosi al clan per abbattere le prede dopo un anno.