Falco pellegrino
Regno
Phylum
Classe
Ordine
Famiglia
Genere
SPECIE
Falco peregrinus
Dimensione della popolazione
100-500 Thou
Durata
19-25 years
Massima velocità
389
241
km/hmph
km/h mph 
Peso
330-1500
11.6-52.9
goz
g oz 
Lunghezza
34-58
13.4-22.8
cminch
cm inch 
Apertura alare
74-120
29.1-47.2
cminch
cm inch 

Il falco pellegrino (Falco peregrinus Tunstall, 1771) è un uccello rapace della famiglia dei Falconidi diffuso quasi in tutto il mondo: (Europa, Asia, Africa, Nordamerica, Sudamerica e Oceania).Nel nome scientifico la parola peregrinus (utilizzata per indicare la specie) fa riferimento alla colorazione scura delle penne del capo, che ricordano un cappuccio nero simile a quello che erano soliti indossare i pellegrini.

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Il falco pellegrino è noto per l'elevata velocità. Si ritiene possa raggiungere in picchiata una velocità massima di 385 km/h e ciò lo rende l'animale più veloce del pianeta.

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Aspetto

Il falco pellegrino ha una lunghezza compresa tra 35 e 58 cm, e un'apertura alare di 80–120 cm. Maschi e femmine hanno piumaggio simile ma, come in molti altri rapaci, sono caratterizzati da un marcato dimorfismo sessuale per cui le femmine sono circa il 30% più grandi dei maschi.Il peso varia quindi dai 439-850 g dei maschi, ai 750-1250 g delle femmine. Le fluttuazioni dei valori tengono conto anche delle sottospecie.

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Il dorso e le ali appuntite degli adulti sono solitamente di un colore che va dal nero bluastro al grigio ardesia, con alcune striature caratteristiche delle sottospecie. La punta delle ali è nera.

La parte inferiore è striata con sottili bande marrone scuro o nere. La coda, dello stesso colore del dorso ma con striature nette, è lunga, sottile e arrotondata alla fine con una punta nera e una banda bianca a ciascuna estremità. La testa nera contrasta con i fianchi chiari del collo e la gola bianca. La "cera" del becco e le zampe sono gialle, mentre il becco e gli artigli sono neri. La punta del becco ha un intaglio, risultato di un adattamento biologico, che permette al falco di uccidere le prede spezzando loro le vertebre cervicali del collo.

I giovani immaturi sono caratterizzati da un colore più bruno con parti inferiori striate che invece che barrate; la "cera" e l'anello orbitale è blu pallido.

Il falco pellegrino è facilmente distinguibile dalla poiana comune (Buteo buteo) per il suo corpo compatto e la sua silhouette più agile, le ali sono strette e a punta e non larghe e frangiate all'estremità come nella Poiana. Notevoli sono i suoi colpi d'ala veloci e vigorosi che nella poiana sono più lenti. Meno facile è distinguerlo dal gheppio, più piccolo e snello, con la coda poco più lunga, ma per il resto simile. Il falco pellegrino, a differenza del gheppio, non assume mai il cosiddetto "atteggiamento dello Spirito Santo" durante la caccia, utile per la cattura di insetti e roditori, che consiste nel librarsi fermo nell'aria grazie a piccoli movimenti delle ali e della coda.

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Distribuzione

Geografia

Paesi
Albania, Australia, Bosnia ed Erzegovina, Cina, Repubblica del Congo, Georgia, Hong Kong, Indonesia, Israele, Giappone, Mostra di più Corea del Sud, Corea del Nord, Liechtenstein, Lussemburgo, Malaysia, Malta, Montenegro, Birmania, Nepal, Pakistan, Papua Nuova Guinea, Filippine, Russia, Serbia, Sri Lanka, Thailandia, Stati Uniti d'America, Uzbekistan, Vanuatu, Afghanistan, Angola, Antigua e Barbuda, Argentina, Bahamas, Bahrein, Bangladesh, Barbados, Belgio, Benin, Bhutan, Bolivia, Botswana, Brasile, Brunei, Bulgaria, Burkina Faso, Cambogia, Camerun, Canada, Repubblica Centrafricana, Ciad, Cile, Colombia, Comore, Repubblica Democratica del Congo, Costa Rica, Cuba, Costa d'Avorio, Danimarca, Gibuti, Dominica, Repubblica Dominicana, Ecuador, El Salvador, Guinea Equatoriale, Eritrea, Etiopia, Finlandia, Francia, Gabon, Gambia, Germania, Ghana, Grecia, Grenada, Guatemala, Guinea, Guinea-Bissau, Guyana, Honduras, India, Iran, Iraq, Italia, Giordania, Kenya, Kuwait, Laos, Lettonia, Libano, Lesotho, Liberia, Libia, Madagascar, Malawi, Mali, Mauritania, Messico, Moldavia, Mongolia, Marocco, Mozambico, Namibia, Nicaragua, Niger, Nigeria, Norvegia, Oman, Panama, Paraguay, Perù, Polonia, Qatar, Romania, Ruanda, Saint Kitts e Nevis, Saint Lucia, Saint Vincent e Grenadine, Arabia Saudita, Senegal, Sierra Leone, Singapore, Slovenia, Isole Salomone, Somalia, Sudafrica, Sudan del Sud, Spagna, Sudan, Suriname, Svezia, Siria, Taiwan, Tanzania, Togo, Trinidad e Tobago, Tunisia, Uganda, Ucraina, Emirati Arabi Uniti, Venezuela, Vietnam, Sahara Occidentale, Yemen, Zambia, Zimbabwe, Algeria, Andorra, Armenia, Austria, Azerbaigian, Bielorussia, Croazia, Cipro, Repubblica Ceca, Egitto, Estonia, Figi, Ungheria, Irlanda (isola), Kazakistan, Kirghizistan, Lituania, Paesi Bassi, Macedonia del Nord, Stato di Palestina, Portogallo, Slovacchia, Svizzera, Tagikistan, Timor Est, Turchia, Turkmenistan, Regno Unito, Belize, Guadalupa, Giamaica, Stati Federati di Micronesia, Palau (stato), Uruguay, Burundi, Fær Øer, Islanda, Maldive, Mauritius, Samoa, Seychelles, Macao Mostra meno
Regioni

Il falco pellegrino ha una distribuzione cosmopolita: può contare 21 sottospecie che popolano l'intero globo con esclusione dei poli, ciò determina un adattamento dedicato alle più svariate condizioni ambientali, dalla tundra artica ai deserti australiani. In Italia caccia prevalentemente in spazi aperti ed è perciò osservabile in quasi tutti i biotopi - tuttavia prevalentemente negli spazi aperti e sui bacini lacustri con abbondanza di uccelli. In alcune città si è pure urbanizzato.

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Cova anche in strutture architettoniche prominenti in alti palazzi come campanili delle chiese, vecchie fabbriche dove caccia prevalentemente piccioni (p.e. a Gottinga). Esempi di nidificazione in città italiane sono le 3 coppie di falchi che hanno nidificato nella primavera 2013 sulla cima della Lanterna di Genova e la coppia che a Milano nel 2014 ha nidificato nel sottotetto del grattacielo Pirelli, a 125 metri dal suolo. Più recente è il caso della coppia che nel 2016 si è riprodotta sul campanile del Monastero di San Giovanni a Parma, dando alla luce ben quattro pulli. Nel 2017 nuovamente una coppia di falchi Pellegrini, Giulia e Giò, ha nidificato nel sottotetto del grattacielo Pirelli a Milano dando alla luce 3 piccoli falchi, tornati nel marzo 2019 hanno deposto 3 uova schiuse il 12 aprile; nuovamente tornati nel gennaio 2020, nell'aprile 2020 sono nati tre piccoli e dei quali si può seguire la crescita tramite una webcam sul sito Mediaportal della Regione Lombardia.In natura il falco pellegrino predilige ripide rupi come luogo di cova, molto più raramente nidi abbandonati di altri rapaci.

Nella città di Bologna una coppia di falchi pellegrini dal 2000 nidifica su una delle torri del distretto della Fiera di Bologna, torri progettate da Kenzō Tange, per la precisione al 13º piano della torre civico 38. Ormai ogni anno curiosi e appassionati, armati di binocolo si appostano per osservare le evoluzioni delle coppie e dei pulli. Un'altra coppia si è stabilita dal 2006 in una nicchia della Basilica di San Petronio.

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Falco pellegrino mappa dell'habitat
Falco pellegrino mappa dell'habitat
Falco pellegrino
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Abitudini e stile di vita

Comportamento stagionale
Il richiamo dell'uccello

Dieta e nutrizione

I metodi di caccia del falco pellegrino sono tutti condizionati dalle sue caratteristiche fisiche. Il falco pellegrino è un abile cacciatore in grado di attaccare anche le prede a mezz' aria. Contrariamente a quanto si crede, esso non è in grado di volare in orizzontale a velocità importanti. R. Meinerzhaghen ha cronometrato numerosi esemplari in inseguimento di prede, potendo constatare che la velocità massima va collocata fra i 105 e i 110 chilometri orari: insufficiente, per esempio, per raggiungere il colombaccio (Columba palumbus) o il piccione (Columba livia) o ancora la maggior parte delle anatre selvatiche, cioè molte delle sue prede principali. Al contrario, nella picchiata, il falco pellegrino è imbattibile. Mebs ha cronometrato più volte un esemplare, lanciatosi dal campanile della cattedrale di Colonia, a velocità fra i 252 e i 324 chilometri all'ora.

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Ma il falco, normalmente, caccia da altezze ben maggiori, dalle quali dovrebbe raggiungere e forse superare la velocità limite di cui il suo corpo, ad ali chiuse, è capace (in breve, velocità critica è quella che un corpo, di determinati peso e forma, può raggiungere, accelerato dalla forza di gravità e rallentato dalla resistenza dell'aria). Hangte, nel 1968, ha potuto calcolare che la velocità critica del falco pellegrino è da collocarsi fra i 368 e i 384 chilometri all'ora.

Un'altra caratteristica importante del falco pellegrino è la rigidità delle penne remiganti, importante per la manovrabilità alla fine della picchiata. Ma penne rigide significa anche penne fragili. Quindi la cattura deve sempre avvenire in spazi aperti, evitando il rischio di colpi con rami e perfino fogliame. In conseguenza, la strategia di caccia del falco pellegrino consiste nel tentativo di portarsi in posizione dominante nei confronti della probabile preda. Questo può essere ottenuto in uno dei seguenti modi: trovare un posatoio in posizione elevata, per esempio su un monte; guadagnare quota, quasi sempre sfruttando una termica, e poi pattugliare dall'alto i terreni favorevoli, e infine, più di rado, aggredire una preda dal basso, spingerla a fuggire verso quote altissime e, se è capace di portarsi sopra di lei, infine inseguirla in picchiata.

La cattura vera e propria avviene con la cosiddetta "stoccata", un colpo sferrato con entrambi gli artigli, che dovrebbe tramortire, o sbilanciare, o ferire la preda, che cade a terra, dove viene uccisa con il potente becco. Più raramente il falco ghermisce la preda (come invece fanno i falchi che cacciano all'inseguimento). Mai la colpisce con il becco o (come sostiene qualche antico testo) con il petto. Da quanto abbiamo detto, si può capire che, salvo su terreni innevati o molto nudi, il Falco pellegrino non caccia mai a terra e mai animali terrestri. Il fabbisogno quotidiano del falco pellegrino è pari a circa 140 grammi di carne. Con i bocconi inghiotte volentieri un poco di piume, che poi rigetta il mattino dopo, prima di riprendere le attività venatorie.

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Abitudini di accoppiamento

COMPORTAMENTO DI ACCOPPIAMENTO

La specie nidifica in zone rocciose (rupi, faraglioni) e si spinge anche agli edifici urbani che vanno dai ruderi e le cascine abbandonate, fino ai grattacieli. Dal nido i partner possono coprire grandi distanze in volo solo per cacciare.I partner di una coppia di falchi pellegrini rimangono insieme perlopiù per tutta la vita e si accoppiano nuovamente in caso di morte di uno dei partner. La durata della cova dura dai 32 ai 37 giorni, in funzione della latitudine e dalla percentuale di umidità della zona prescelta per la cova. La covata può prevedere da 2 a 6 uova (casi eccezionali) con solitamente 3/4 uova come standard usuale.

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Il falco pellegrino raggiunge in media un'età massima di 17 anni allo stato brado, ma sono stati osservati in cattività casi in cui dei soggetti superavano l'età di 20 anni.

Il falco pellegrino è stato uccello dell'anno nel 1971.

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Popolazione

Coloring Pages

Riferimenti

1. Falco pellegrino articolo su Wikipedia - https://it.wikipedia.org/wiki/Falco_peregrinus
2. Falco pellegrino sul sito della Lista Rossa IUCN - https://www.iucnredlist.org/species/45354964/155500538
3. Xeno-canto canto degli uccelli - https://xeno-canto.org/707153

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